WHIRLPOOL, IN BALLO C’È MOLTO DI PIÙ DI UN POSTO DI LAVORO
Per molti lavoratori, #Whirpool rappresenta la vita. La differenza tra la serenità e l’ansia, tra poter crescere dei figli o nemmeno immaginarli. Stamattina ho avuto la possibilità di confrontarmi con loro. Con persone che gli si spezzava la voce, che faticava a trattenere le lacrime dinanzi alla chiusura decisa unilateralmente dall’azienda. Chiusura decisa in qualche ufficio americano lontano anni luce, in base a chissà quale algoritmo. Questi lavoratori hanno passato il Ferragosto davanti ai cancelli, chiedendo di salvare un’azienda sana: “non diamo altre braccia alla camorra!”. “Non diamo altre braccia alla camorra”. Ma erano i giorni dei “porti chiusi” in cui a fare notizia non erano loro (alla faccia del “prima gli italiani”). C’era da tenere la gente in mare sotto sequestro, così si poteva parlare di altro e non dei problemi di chi lavora. “Non diamo altre braccia alla camorra”.C’è tutto, qui. Non solo la disoccupazione – e la disperazione – di donne e uomini e delle loro famiglie, ma il tema di territori difficili. In cui, se non intervengono le aziende e non interviene lo Stato, a dare lavoro intervengono le mafie. Per questo, adesso, il governo deve intervenire dando continuità lavorativa e garanzie. In ballo c’è molto di più di un posto di lavoro. La loro lotta è la nostra lotta.
