LA MOZIONE EUROPEA SULLA MEMORIA NON PARAGONA COMUNISMO/NAZISMO. CONDANNA I REGIMI TOTALITARI

LA MOZIONE EUROPEA SULLA MEMORIA  NON PARAGONA COMUNISMO/NAZISMO. CONDANNA I REGIMI TOTALITARI

Si è scatenato il putiferio per la mozione approvata dal Parlamento europeo sulla “Importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa.” L’operazione è senz’altro pasticciata e piena di problemi: ci sono svarioni storici, richieste irricevibili, ingenuità o furbizie a seconda dei punti di vista.Per onestà però la risoluzione condanna i REGIMI TOTALITARI e non paragona nazismo a comunismo bensì condanna il nazifascismo e lo stalinismo in quanto regime in cui il comunismo è stato applicato in URSS come nelle repubbliche ex sovietiche.Dopodiché certamente il nazifascismo a partire dalla sua ideologia è da condannare mentre il comunismo ci ha liberati da quell’incubo con ingenti sacrifici, ma la mozione non è contro il comunismo come inteso da noi in occidente (in sostanza socialismo, poi diventato socialdemocrazia) bensì contro i regimi illiberali dentro i quali io non avrei voluto vivere.La mozione tra l’altro condanna le forze politiche estremiste e xenofobe che richiamano aspetti della propaganda totalitaria, tra cui il razzismo, l’antisemitismo e l’odio nei confronti delle minoranze sessuali e di altro tipo ed invita a vietare di fatto i gruppi neofascisti e neonazisti.Allora se questa mozione, pur con una serie di limiti, condanna fascismo, nazismo, stalinismo e tutti i totalitarismi, per affermare il 23 agosto come “Giornata europea di commemorazione delle vittime dei regimi totalitari” ma soprattutto vuole dire che “l’integrazione europea, in quanto modello di pace e di riconciliazione, è il frutto di una libera scelta dei popoli europei, che hanno deciso di impegnarsi per un futuro comune, e che l’Unione europea ha una responsabilità particolare nel promuovere e salvaguardare la democrazia e il rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto, sia all’interno che all’esterno del suo territorio”, allora non è tutta da buttar via.Perché io voglio vivere in una democrazia liberale con economia sociale di mercato che è, fino ad oggi, il massimo risultato della convivenza civile tra uomini e questo succede in Europa.Nel complesso potremmo dire però che è un’occasione persa per una riflessione seria sulla “memoria europea”.