-NON VOTATE PER NOI- APPELLO DI DE MASI E CALLIPO PER LE REGIONALI CALABRESI

-NON VOTATE PER NOI- APPELLO DI DE MASI E CALLIPO PER LE REGIONALI CALABRESI

Strana congiuntura astrale quella che porta due imprenditori calabresi ad essere amici, ad essere in campo in prima persona contro fette di società che sguazzano dentro il malaffare, a decidere l’ uno ( De Masi) a farsi ambasciatore delle istanze della società civile, l’altro ( Callipo) risolvendosi ad assecondarle e offrendosi quale candidato Governatore della Regione Calabria. Strana congiuntura astrale quella che li vede su un palco insieme a parlare di Politica loro che hanno dovuto combattere contro le devianze di quella casta che tanto male addusse ai calabresi. È una strana congiuntura astrale quella che fa pronunciare ai due parole comprensibili a tutti, che toccano il cuore e ogni organo sensibile di chi non ne può più di politichese, di diritti sviliti in favori, di accordi e inciuci che trasformano sempre il calabrese nella caricatura dell’ortolano con il cetriolo. E appare titanico Antonino De Masi su quel palco. Titanico come quando denunciò i mafiosi. Titanico come la sua vita sotto scorta non avendo una vita di scorta. Titanico nel pronunciare parole veementi, scaglie di vetro nelle coscienze: -Non votate questa coalizione. Mi Rivolgo ai mafiosi. Non votateci per diverse ragioni , ma su tutte una: questa squadra farà accordi con le procure.…I beni da tutelare sono di tutti i giovani . Non ci debbono votare i lobbisti . Non votateci!….Sono un illuso, un sognatore, che mette spesso da parte la razionalità e si butta in battaglia….ma forse alla fine il cavaliere sconfiggera’ il drago , quella sottospecie di politica che pensa di potere mettere sotto i piedi la dignità e la Storia di un popolo che ha dentro di sé una civiltà millenaria …noi siamo orgogliosamente calabresi, sonnolenti, apatici un poco, ma se ci diamo una scrollata e ci svegliamo siamo un bel popolo!-( Antonino De Masi) Le corde sensibili dell’anima vengono toccate. Non è un discorso pro domo di alcuno. È un discorso di cuore che infiamma gli animi di chi stavolta ci crede. Poi tocca a lui. Pippo Callipo. Sale sul palco e la gioventù delle idee che da sole illuminano un’intera epoca risplende con lui e per lui. Parla a braccio, si commuove. E la gente sa che non è il teatro delle vanità. Sa che non c’è un grammo di retorica nelle sue parole. Non c’è il condizionale della politica né il Tempo Futuro dei marpioni, quello dei “diremo, faremo, vedremo”. C’è: io faccio!-Noi oggi parliamo ancora di Rivoluzione . Il mio pallino è la Rivoluzione, quella pacifica e civile e mi fa piacere che tantissimi la pensino così. Una rivoluzione con un cambiamento radicale .Noi vinceremo le elezioni perché lo vedo, lo sento, me lo comunicano tantissimi calabresi. Parlo di gente comune, che non è andata a votare negli ultimi dieci anni. Alcuni mi dicono: mi hai costretto a tornare a votare. È gente che comincia a credere che questa rivoluzione, questo sogno siano realizzabili. -( Pippo Callipo) La voce è commossa ma ferma e il tono ha i timbri della convinzione :- Oggi i tempi sono maturi perché abbiamo 10 anni di sofferenze in più sulle spalle.-Annuisce la gente di Calabria, quella che non ascoltava più , assuefatta ad anni di soprusi, promesse, inganni.– Potevo stare tranquillo. Ma non potevo voltarmi dall’altra parte per questo amore verso la Calabria , verso le persone.…Non tratterro’ deleghe. Le deleghe saranno assegnate a persone di alta specializzazione secondo i settori che dovranno gestire o dirigere . La prima cosa che conta anche nella mia azienda è la meritocrazia. Deve contare anche nell’apparato amministrativo. Io ho scelto sempre non per raccomandazioni ma solo per meriti e questo ha reso possibile la crescita dell’azienda. Dobbiamo dare risposte ai cittadini. – Non è un politico non nell’ accezione cui la storia degli ultimi venti anni ci ha abituati e non lo sarà mai. Guarda la platea e, candidamente, senza alcuna costruzione, ma con grande entusiasmo dichiara:- Questa è l’ occasione di cambiare. Io vi prometto che le cose cambieranno. A costo della mia Vita-Una chiosa perentoria. In bocca ai politici nostrani e veraci sarebbe suonata stonata .Pronunciata da lui ha un ‘altra valenza.Una standing ovation durata parecchi minuti.Sì, la gente di Calabria, quella onesta, gli crede. Non Votateli…voi oppressori, voi carnefici, voi aguzzini di un popolo!