IL VIDEO DI CONTE E LE DUE COSE CHE NON MI SONO PIACIUTE

Due cose non mi sono piaciute del video di Conte di ieri.– fare tutto in deficit può essere un boomerang: immaginatevi un paese stremato dal #coronavirus, già in stagnazione che va in recessione e col debito che cresce ancora… non vorrei trovarmi con i mercati che innescano una crisi finanziaria come nel 2011 perché ci intravedono come troppo deboli per ripagare il debito;– “faremo tutto come la ricostruzione del Ponte Morandi” anche no, grazie. A questo paese servono normalità, serietà e rispetto delle regole. Non devono spuntare viadotti sopra le case di tutti perché approvati con misure di emergenza. Lo stato di eccezione della protezione civile come braccio operativo di un ducetto che non vuole passare dalle istituzioni democratiche per farequelcazzochevuole l’abbiamo già sventato: anche basta. Chi scrive che il comitato tecnico-scientifico della protezione civile non fosse d’accordo sulla chiusura fino al 15 marzo delle scuole ed università, oltre che delle manifestazioni (culturali, sportive) che non possano garantire la distanza di 1 m tra le persone, sta facendo DISINFORMAZIONE con una mezza verità perché il dubbio è sulla durata della chiusura che dovrebbe essere, secondo gli esperti, di almeno DUE MESI e non solo 11 giorni.Il sistema dei media si rivela, ancora una volta, quello più inadeguato del paese. #coronavirus