ANCHE TRUMP ADESSO SPARA MISSILI

Se si trattasse di una partita di calcio potremmo sbrigarcela con un laconico “uno a uno e palla al centro”. Ma la partita che si gioca in Corea, purtroppo, non è un gioco e non vince chi segna più gol. Anzi, rischiano di perdere tutti. Rovinosamente. Dunque, ieri Trump ha voluto gettare il suo pallone in rete: il cacciatorpediniere americano USS Paul Jones ha lanciato un missile “antimissile” SM6 (grazie al suo avanzatissimo radar AN-SPY-1) riuscendo a intercettare e abbattere un razzo balistico sparato dal poligono di tiro di Kauai (Hawaii). Il direttore della Missile Defense Agency Usa, Sam Greaves, ha detto che “benché l’esercitazione non allenti la tensione creatasi con la Corea del Nord, dopo il lancio dello Hwasong-12 sopra il Giappone, esso rappresenta una pietra miliare”. Che tradotto in parole povere, vuol dire a Kim Jong-Un “occhio a come ti muovi, perché noi le bombe atomiche imbarcate sui missili possiamo intercettarle, mentre tu saresti seppellito dai nostri Cruise”. Ora, bisogna vedere se, applicando il “principio di saturazione” (cioè sparando molti missili tutti in una volta), i nordcoreani non potrebbero essere in grado di aggirare questo tipo di difesa (basta che passi un solo Hwasong-12 per fare la frittata).