BACI PERUGINA AMARI: LA NESTLE’ TAGLIA POSTI DI LAVORO

No, nessuna fake news, possiamo stare tranquilli, i preziosi baci di cioccolato non spariranno dagli scaffali dei negozi.Niente di tutto questo, solo qualche complicazione in più riservata ai più curiosi nel cercare di leggere il paese dello stabilimento di produzione.Per leggere il nome di una fabbrica modello magari in Brasile, Canada o forse in Cina.Nel giorno del coro di festeggiamenti per l’occupazione ritornata al livello pre-crisi, forse vale la pena di festeggiare con una scatola di Baci Perugina.Servirà però di affrettarsi perché il rischio di vederli sparire di circolazione diventa sempre più forte.O almeno il rischio è quello legato di vederli sparire come prodotto italiano, realizzato in particolare a Perugia. La prestigiosa azienda, simbolo in tutto il mondo dell’arte della fantasia applicata alle praline, al cioccolato sembra sul punto di chiudere, di ridurre drasticamente la produzione, malgrado la proprietà cerchi in ogni modo di cambiare discorso.A ricordarcelo le famiglie, il sindacato che raccontano il profondo ed ennesimo dolore di una comunità che potrebbe vedere ridurre la forza lavoro aziendale da 820 a 480 persone.Nessuno parla di abbandonare il Paese, lo storico stabilimento di San Sisto vicino Perugia.Nessuno toglierà i famosi cartigli con le frasi d’amore.Almeno per adesso.La multinazionale Nestle parla di piani di sviluppo, di investimenti, di evoluzione del mercato, di tagliare prodotti marginali, di fare fronte alle nuove esigenze della globalizzazione.Tutta aria fritta, quello che a Nestlè interessa si riassume in una sola parola: profitto. E lo sforzo continuo di ricercarlo sulla testa di tutti.Del resto come spiegare altrimenti la cannibalizzazione, lo spolpamento dell’azienda dolciaria, un tempo fiore all’occhiello dell’arte di cioccolatini, barrette e caramelle.Come spiegare agli ultimi rimasti che la multinazionale un tempo (al momento dell’acquisizione aveva ricevuto in dote ben 4000 dipendenti), fatti bene i conti, vorrebbe arrivare a tenerne meno di cinquecentoCome raccontare che il patrimonio di artigianalità è disperso per il mondo?Omologato a qualsiasi altro prodotto.I manager parlano di necessità e la politica piega il capo.Oggi però possiamo festeggiare il milione di posti, alla Perugina ci penseremo domani.