STUPRO DI RIMINI. LE INDAGINI E LE TESTIMONIANZE

Caccia a quattro nord-africani, la pista delle impronte, e delle celle telefoniche. Le notti a rischio in spiaggia.Cautela degli investigatori dopo il caso” Igor il Russo” .Le due vittime vogliono rientrare presto in Polonia. LE INDAGINIIl traffico telefonico della zona, le impronte sui reperti, alcune testimonianze di chi bazzicava a Miramare quella notte, e le immagini delle videocamere di sorveglianza che hanno ripreso la banda responsabile dell’efferato crimine di venerdì scorso: il pestaggio e lo stupro ai due amici polacchi nel bagno 130 e la violenza con rapina alla trans sulla vicina statale.E naturalmente i racconti delle vittime, in particolare della trans, e le loro indicazioni sui primi sospettati.Risultato dell’attività investigativa: la banda sarebbe composta da quattro nordafricani è la pista obbligata di chi e’ già ben noto alle forze dell’ordine.La procura della repubblica indaga in particolare negli ambienti degli spacciatori della riviera romagnola. LA PRUDENZAMa nonostante si tenda a far passare che i malviventi abbiano le ore contate, anche per calmare lo sdegno popolare, gli inquirenti invitano alla prudenza.La storia di Igor deve avere lasciato il segno.” indagine difficile” mi sussurra un vecchio amico poliziotto, ora ispettore appartenente agli uomini dello Sco, il gruppo investigativo centrale della direzione anticrimine che sta supportando la squadra mobile di Rimini, di solito, mi dice, ” o li prendi in 24/48 ore, oppure non li trovi più, non mi faccio troppe illusioni, potrebbero già essere all’estero.Da una parte quindi l’attività sul campo, con gli investigatori che hanno passato al setaccio le spiagge di Rimini sud e i relativi locali notturni, dall’altra la polizia scientifica che lavora sui reperti recuperati nella zona delle violenze e sulle celle telefoniche. LE VITTIMEE mentre la caccia al branco si fa stringente, le tre vittime della drammatica notte di Miramare vivono giorni di dolore, di ansia e di preoccupazione.I ragazzi polacchi, dopo le audizioni degli inquirenti, non vedono l’ora di far rientro nel loro Paese.Lui ha il naso rotto e la faccia ancora gonfia.Anche lei è stata colpita al volto, ma e’ lo stupro, ovviamente, quello che fa più male, e che la fa disperare:” e’ terrorizzata dal fatto che qualcuno possa fare il suo nome, che possa essere identificata: in Polonia la vicenda ha avuto una grande eco sui media” ha detto l’assessore alla sicurezza di Rimini, jamil Sadegholvaad, che e’ andato in ospedale con un rappresentante del Consolato polacco di Milano.I due amici hanno chiesto di essere ricoverati nella stessa stanza.Vogliono stare vicini, e rapidamente, tornare in Polonia ” al più presto e in macchina, se possibile, ha detto lei, preferendo la riservatezza della macchina all’affollamemto di un volo aereo.” la preoccupazione di entrambi e’ poi il lavoro, -ha aggiunto l’assessore,- sono studenti lavoratori, e non sanno come giustificare la loro assenza.Quanto all’Italia lui ha trovato la forza di dire che ” era stata una bellissima esperienza. Ma con un finale drammatico.”Hanno, infine, chiesto un cellulare e un computer per seguire la loro vicenda sui quotidiani on-line in lingua polacca. LA SOLIDARIETA’Da registrare la gara di solidarietà scattata nei loro confronti da parte della gente di Romagna che ha messo a disposizione camere per i parenti e tutto quanto serve per i due giovani per rendere più sopportabili queste drammatiche ore.L’associazione albergatori di Rimini provvederà a tutte spese di viaggio che dovranno sostenere per il ritornoQuando serve ” cuore”la romagna non tradisce.Anche la terza vittima, la trans peruviana, ne e’ uscita malconcia, e si trova pure lei in ospedale.Lei ha graffi in tutto il corpo, dopo le ripetute violenze, i malviventi l’hanno infatti gettata fra i rovi della statale.” Sono di Milano, mi trovavo a Rimini come turista, ha raccontato a chi e’ andata a trovarla.”Timida, impaurita, silenziosa.Pure per lei sono giornate nere. LA TESTIMONIANZARumena di Galati, biondissima, altissima,” ANA” traballa sui tacchi 15 a spillo, di fronte al bagno 130.Sono le quattro di notte e lei sa bene cosa e’ successo il giorno prima alla stessa ora, dietro quella casetta sul lungomare di Rimini.Sa dello stupro sulla spiaggia, della rapina, dei feroci delinquenti e del fatto che, non molto distante da qui, anche la sua collega peruviana, e’ stata violentata e derubata.” sono un po’ preoccupata, ma che ci posso fare? Questo è il mio lavoro.”E’ il suo lavoro e quello di tantissime altre straniere che camminano sui marciapiedi di Miramare, accanto a spacciatori e tossici in cerca di euro ” ladri a caccia di qualcuno da spennare” aggiunge l’investigatore.Ma anche accanto a turisti inconsapevoli e a candide coppiette che attendono l’alba sulle panchine del lungomare.Le notti della riviera sud sono estreme: crimini e carezze giovani che sognano e giovani che questi sogni li rubano.Due mondi molto diversi, ma, fisicamente vicini e talvolta esplosivi. ” Robbery! Rape! Where? Who? ” rapine, stupri, dove? chi? Si stupiscono due ragazzi tedeschi che guardano il mare abbracciati… per loro Rimini e’ ancora una favola. MIRAMARE CHI?Per tutti Miramare e’ Rimini, ma per chi abita a Rimini,o sei di Rimini, o di altre frazioni tipo Miramare.E’ un po’ come chi va in vacanza a Milano Marittima e trova l’amico che gli dice pure io sono lì, sono a Cervia, ma il tipo pensa:” eh eh sei a Cervia, non a Milano Marittima!”Miramare, frazione di Rimini, recita il cartello, ma per tutti fa fede il cartello in piazza messo dalla Pro loco locale ” Miramare da amare” .Miramare e’ assieme a Rivazzurra una delle frazioni più belle e più popolose di Rimini, si estende verso sud, verso Riccione, cui confina, ed e’ divisa dal Fiume Marano , lì si sta bene e i prezzi sono un po’ più bassi, la gente gradisce.Venendo da Riccione e andando verso Nord, dopo il ” Marano” famoso per i locali notturni della spiaggia e della movida estiva, troviamo una lunga zona ” depressa” detta delle “colonie bolognesi”, spiaggia libera, luoghi abbandonati, anche un hotel, una volta fra i più rinomati, lasciato alla deriva, si dice da tempo che vi sia un piano di riqualificazione dove sorgeranno centri commerciali, hotel a cinque stelle con centri benessere, si dice…al momento, solo abbandono e desolazione.In quei posti ameni, proliferano, si nascondono, ci vivacchiano,tossici, extra comunitari, spacciatori delle peggiori razze.Tutti lo sanno, in quella zona ad alto rischio, nessuno si avventura alla notte in quella zona di spiaggia.Continuando in direzione Rimini si incontra lo stabilimento delle Terme di Rimini, con il suo rinomato centro talassoterapico, frequentatissimo per la rieducazione fisica.La zona che segue con la sua maestosa rotonda, ti introduce dritto a Miramare, andando a sinistra si va nella statale e all’autostrada, già la statale, territorio di conquista di trans e prostitute, luogo dove e’ stata aggredita la trans peruviana.Viale Principe di Piemonte e’ il fulcro di Miramare, la stazione ferroviaria, la piazza bellissima, pedonale, piena di localini, tutte le sere eventi, mercatini, cibo da strada, e’ in questo contesto che si trovano i bagni migliori di Miramare dal 150 al 130.Perché a Rimini non si usa dire ci vediamo in via,… ma davanti al numero del bagno o alla fermata dell’autobus qui siamo alla 30 .Eccoci al bagno numero 130, tristemente salito alle cronache,si chiama ” Bagni Chiara” e qui, la domanda non sono riuscito a trattenerla:” Signora perché a dispetto del nome che porta il suo bagno è così buio? ”La faccia della padrona era talmente eloquente che non ho insistito, erano le 10 di stamattina. LA CRTICADavanti al bagno, scesi pochi gradini si trova una lunga passerella che porta direttamente alla battigia, perché a Rimini, a differenza di Riccione, la spiaggia è ancora bella larga, di notte si entra in un mondo oscur, e, apparentemente, deserto.Ci sono andato questa notte.” Buona sera” , qualcuno parla, brivido.Non e’ un rapinatore, tranquillo, si tratta di un agente di polizia, ( che mi chiede cosa ci faccio lì) uno degli uomini agli ordini di Luciano Baglioni, che questa notte stanno battendo a tappeto la spiaggia.Me la cavo con una mezza bugia, dico, sono un procuratore, ( non aggiungo sportivo…) lui evidentemente pensa ad un procuratore della Repubblica, e usa con me tante gentilezze.Spunta una sola luce nel punto esatto, dove sono stati aggrediti i polacchi, ma effettivamente e’ un gran buio.Il poliziotto mi sussurra, questa luce venerdì non c’era, e’ stata messa dopo, ” la passeggiata e’ completamente al buio, se qualcuno si apposta, ciao,” ovviamente il poliziotto mi chiede grande riservatezza.Al bagno 130 e quelli adiacenti va così.Diversa la situazione dal 135 in poi, quelli si sono messi in regola, altri no.Qui un faro illumina le file degli ombrelloni, solo uno.Da quest’anno vige un ordinanza del sindaco che intima a tutte le attività da spiaggia di tenerl e illuminate durante la notte, ma non tutti hanno provveduto in maniera corretta ed esaustiva.Sotto, quel faro vigila un uomo che come ci vede balza in piedi. E’ ” Miti” il guardiano della notte.” se qualcosa si muove nella sabbia io lo vedo ed intervengo” dice, il custode rumeno con sicurezza, ” ecco qualcosa si muove” dice con occhio di lince, ma sono sempre gli uomini di Baglioni.Con lui c’è pure Giorgio, il guardiamo del 137 .Domando: perché al 130 non c’è nessuno?” perché il bulgaro e’ un cretino! ” , il bulgaro, il loro collega, a loro avviso, e’ poco, presente .” non è un cretino. Lui fa solo rimessaggio e finisce alle tre”.I guardiani sono tutti privati e pagati dai gestori. C’è chi lo vuole e chi no, ” io l’ho preso, altrimenti mi fanno fuori 10 lettini a notte” spiega la signora del 140 che alle cinque del mattino già comincia a sganciare i primi lucchetti.Mentre poco più in là, in viale Principe di Piemonte, la notte non è ancora finita, il ” Mon Amour” rimbomba ancora con le sue musiche di tendenza ( la musica dovrebbe cessare alle due) .Escono giovani e buttafuori.” questo tratto di viale è pieno di trans, ma stasera ne vedo pochi” , dice Giorgio, un addetto molto esperto, con un sorrisetto, sinceramente, disgustoso.Una però c’è all’angolo della rotonda. La avvicino.E’ bionda e ha una certa età, diciamo, che non e ‘ proprio di primo pelo.Non temi nulla dopo la violenza sulla collega? ” di chi parli scusa, della brasiliana? Quella alta? no della peruviana, bassa, ” io so che hanno rapinato una brasiliana ma non ieri”C’è anche una peruviana derubata e violentata. ” no, non ne so niente ” e sbarra gli occhi.O forse preferisce non sapere. I PRECEDENTITorniamo al mare, inizia ad albeggiare.Gli agenti sono ancora lì, a fotografare e a perlustrare.” purtroppo questa e’ una grossa piaga, dottore, ” mi dice il poliziotto che mi crede magistrato, ” c’e’ uno scontro fra due realtà, vede quei ragazzi? Quelli vorrebbero fare il bagno di notte, ma non sanno nulla delle insidie che si nascondono qui di notte. Questa e’ zona tosta. ”” C’è ne sono di tutte le razze, vivono di questo, di rapine, sono specializzati, arrivano alla notte e puntano quelli che si avventurano in spiaggia di notte. E chi reagisce viene pure pestato.Ne abbiamo arrestato uno anche due giorni fa.Altri casi fanno parte della contabilità nera degli stupri: la notte di ferragosto di due anni fa, una riminese fu aggredita, due giorni dopo tocco’ ad una ragazza tedesca, violentata pure lei.E non tutti denunciano.Episodi però c’è ne sono sempre stati tanti, ma spesso, fa comodo tacerli.”Il sole sorge, manca poco alle sei, le ombre scompaiono, e la gente torna ai bagni, serena, per una nuova giornata di mare.In fondo Rimini è sempre Rimini.