DI FRONTE AI SALVINI, AGLI ORBAN PRENDIAMO CIVILMENTE POSIZIONE CONTRO

Sgomberiamo subito il campo da equivoci va dunque, il problema dei profughi è un problema che va affrontato, prima che diventi un problema di pericolosa convivenza civica, e l’Europa, in questo, non è giusto che ci lasci da soli a risolverlo…ecco fatto però, chiarito questo, mi sembra, parallelamente, che passi sotto troppo silenzio ciò che sta accadendo. Ho sempre pensato che la grave colpa di Salvini fosse nei toni, nei modi e nelle parole usate per affrontare questo problema. Prima di tutto perché quelli non sono ingombri fastidiosi ma persone, e l’uso di quei toni potrebbe anche incoraggiare il sospetto della ricerca di facili consensi, tanto più che per il momento ci si è accaniti più con le vittime di un traffico umano che non con gli odiosi speculatori. Ma la cosa più grave, secondo me, è che con il suo comportamento Salvini ha dato la stura, ha stanato, un’Italia che forse è pure sempre esistita, nascosta magari dietro un falso quieto vivere, e che non aspettava altro che l’”uomo forte” per finalmente esprimersi. Questi italiani, che sembrano aver vissuto tutta la loro vita nell’odio, tornate a casa vostra!”(ma come quelli scappano perché la casa gliela hanno distrutta?…),”Prèndili a casa tua!”” In Africa sono tutti violentatori!.vengono qui a violentare!”, questa imbecillità perniciosa che fa sempre stupidamente di tutta un’erba un fascio e che considera tutti i profughi dei delinquenti, anche se c’è chi dice “ma quelli regolari non devono temere…”,sì eh? e dove lo trovano il permesso per stare qui? sul canotto che li porta? questi italiani e questo malcostume crescente, sta imperando sui social. Tutto questo odio per il diverso, ma anche per chi vorrebbe solo invitare al buonsenso sparandogli in faccia l’insopportabile offesa di “buonista”, costerna. E non ci si accorge ormai più di questo malcostume, di questo comportamento. Anzi, se ne è anche fieri! Ora, questi italiani, fossero su un’isola deserta a spargere il loro odio e la loro ignoranza, la cosa preoccuperebbe meno. Ma siccome questi illuminati sono conviventi di un’Italia perbene, che non è cristiana a chiacchiere, che non crede a scatola chiusa ai proclami e agli slogan, che è seria, e sono conviventi anche di un’Italia storica, fatta di Bellezza e Cultura, il Giardino d’Europa, fatta di Rinascimento, di Leonardo Da Vinci, di Michelangelo, ma anche di Made in Italy, se volete, questi italiani e questa situazione offrono un qualche timore in più, e anche un po’ di disgusto. C’è, c’era, una feroce ignoranza, cafona, becera e rozza, pronta a scattare. Un razzismo tra i più vivi d’Europa che si è dimenticato del suo passato di profugo a sua volta . Leggo, poi, oggi, che Salvini vuole fare come l’Australia, arrestare cioè tutti quelli che sbarcano e, dopo aver eletto Orbàn a ideale alleato e l’Ungheria come modello di riferimento, coi suoi muri di filo spinato, non mi pare certo che andiamo verso un’aurora splendente di nuova civiltà. Siamo semmai, secondo me, in una nuova inciviltà che era sommersa, che forse ha sempre vissuto tra noi e non ce ne siamo mai accorti, e che questa politica odierna dell’”ORA BASTA!”, del pugno sul tavolo,del ragionamento ad accetta, che questa politica che parla alle pance, che poi bisogna stare pure attenti, perché se stimolate in un certo modo le pance possono mandare borbottii cupi, anche rumori di imbarazzante molestia, una nuova inciviltà che questa politica di oggi ha portato a galla. La politica, poi, nella Storia ,talvolta ha travolto, ha tradito in certi casi, anche la gente perbene, ha potuto sostituirsi all’equilibrio e al giusto. E in questo il popolo, un certo popolo,non ha avuto sempre ragione, la cultura tedesca è sempre stata così bella e importante da rendere incredibile l’ascesa al potere, condivisa da una maggioranza, di un pazzo sanguinario che avrebbe parlato di razze superiori e che dietro questi argomenti avrebbe commesso un genocidio, eppure. La politica italiana di questo momento storico, sempre secondo me, è debole, pericolosa nella sua fragilità, e molto sfocata. Non si riconoscono più i contorni di una politica in cui ti riconoscevi. Si grida, si sminuisce, si offende forse proprio soprattutto perché non c’è più, forte e chiara, l’ideologia, insieme a certi leaders. E, a proposito, non è che per uno che si dice di sinistra come me, un orfano del Socialismo come me, le cose vadano meglio, anzi e certo non basta una passerella sulla Diciotti, passerella evitata accuratamente a Genova, per farsi opposizione. A me, e non credo di essere il solo, è bastato comunque Renzi per cancellare tutti i connotati politici di una sinistra che amavo e in cui mi riconoscevo, fino ad un recente passato. Io credo, insomma, che questo sia il momento per dire, civilmente, la propria,per prendere, umilmente, posizione, magari tra un selfie al mare o in piscina credo sia necessario esprimersi contro questo momento preoccupante, che rischia di diventare periodo, pagina storica, e non certo esaltante ,se continua così, e che può portarci chissà dove, se continua così con osservanza e umiltà, e senza nulla di personale o a pretendere.