ALLARME STUPRI, OLTRE LA CRONACA

ALLARME STUPRI, OLTRE LA CRONACA

Il Viminale ha dato conto del fatto che i reati sono diminuiti. Non quelli contro le donne. I delitti sono diminuiti, non i femminicidi: tra l’agosto 2017 e il luglio 2018 le donne sono state vittime del 68,7% degli assassinii in ambito familiare/affettivo. Una donna uccisa ogni tre giorni, ancora e ancora. Gli stupri “fanno notizia” e danno scandalo: se è contro una minore, se è stupro di gruppo. Ma le violenze (denunciate) sono enormemente di più, undici al giorno. Sono più di duemilatrecento le donne violentate nei primi sei mesi di quest’anno: 1.646 italiane e 595 straniere. Fa orrore il numero delle ragazzine con meno di 14 anni violate, 173. E molte violenze – quasi il 5% – sono avvenute tra le mura domestiche. Tra i violentatori identificati ci sono molti stranieri. Ma molti di più sono gli italiani. E quello che soprattutto impressiona è che a muoversi, assai spesso, è “il branco”. La cronaca racconta poi come nel branco ci siano anche gli insospettabili, quelli di “buona famiglia”. Secondo l’Istat una donna su due (un po’ di più, a dire il vero: il 51,8%) è stata molestata nella sua vita. Pochissime denunciano. Ma il dato raccolto dai ricercatori, per cui nel 5 per cento dei casi il molestatore è il datore di lavoro, è pesantissimo: significa migliaia di donne ricattate sessualmente sul lavoro… E a chiudere il cerchio, le parole dell’odio sui social: l’annuale ricerca di Vox non lascia dubbi, quasi il 60% dei Tweet sulle donne è greve di attacchi sessisti (per un confronto, il 13,5% è contro i migranti, l’11% contro gli islamici). Non possiamo, non possiamo proprio, smettere di denunciare: la violenza sulle donne, tutta la violenza sulle donne, dalla molestia nel posto di lavoro, alle parole d’odio, agli stupri, alla sopraffazione, alla violenza fisica, sono un tarlo che rode la convivenza, la democrazia, ogni futuro possibile.