BANNON, L’ASPIRANTE FRONTMAN DELLA DESTRA POPULISTA MONDIALE

BANNON, L’ASPIRANTE FRONTMAN DELLA DESTRA POPULISTA MONDIALE

Lo stratega della campagna elettorale di Trump,Stephen Kevin Bannon,è arrivato in Italia nei giorni scorsi per illustrare il suo“The Movement”.In un’intervista rilasciata al Messaggero e al Mattino, non si è limitato all’elogio dell’attuale politica italiana, ma ha illustrato il suo progetto “Populista” spiegando che The Movement: “è una libera associazione, un club. Spingeremo per formare un gruppo unico populista al Parlamento europeo”. Bannon ha anche sottolineato l’importanza che i leader populisti, qualunque sia il loro Partito d’appartenenza, si incontrino prima dei vertici europei per concertare una linea comune. Inoltre aggiunge che il progetto deve accomunare tutti i populisti, dall’Europa, agli Stati Uniti al Sud America, Giappone India, Pakistan e Israele, con l’obiettivo di rappresentare la gente comune.Alla domanda sul chi fossero i finanziatori, Bannon ha risposto seccamente: “Ci risiamo con l’ipocrisia dei media alla Guardian e Economist. Raccolgo dollari dalle persone, In Europa non dalla Russia”. Bannon nel giudizio sul Governo gialloverde ha definito Salvini un leader mondiale un simbolo ed ha detto di considerare l’Italia “il centro politico del mondo, il laboratorio, come Trump in America e Modi in India”. Dichiarazioni assolutamente opinabili, basate su comportamenti avuti dal nostro ministro dell’Interno e che comunque non sono certo condivise da tutti. Questo modo di presentarsi la dice lunga sul pensiero politico di Bannon. Nell’intervista le parole di elogio ci sono state per l’intera compagine governativa e parlando di Conte, Bannon ha detto che è un premier simbolico, un notaio, aggiungendo che, gli italiani grazie a lui hanno un Governo di Unità che vede alla guida due giovani con grandi idee. Riferendosi a Di Maio e Salvini ha detto che hanno rottamato i vecchi politici di destra e sinistra mettendosi contro tutti. ha poi aggiunto una riflessione dicendo “nessuno sa dove va questo esperimento, però mi impressiona il coraggio politico. Per stare insieme hanno rinunciato alle proposte più Glamour… Un momento della storia di cui si parlerà per cento anni” e per concludere quasi in un “delirio d’onnipotenza” ha dichiarato che “Si torneranno ad avere Stati nazionali singoli, con le loro identità e i loro confini”. L’Italia di Salvini e del Movimento 5 Stelle, è “il cuore pulsante della politica moderna. Se una cosa funziona lì, funzionerà ovunque”. Bannon sembra parlare a braccio senza un equilibrio politico sociale, esprimendo un pensiero e dando valutazioni atte unicamente a rafforzare il suo progetto. Ma in fondo è dichiaratamente di destra e tutte le sue considerazioni sono figlie di quell’ideologia. Evidentemente le lusinghe indirizzate al nostro ministro dell’Interno hanno prodotto il risultato voluto, tanto che il leader leghista Matteo Salvini che ha incontrato Bannon venerdì 7 settembre, ha aderito a The Movement. Ma cos’è The MovementAl sito The Daily Beast il 20 luglio scorso, Bannon ha rilasciato un’intervista, Nella quale spiega lo scopo di The Movement che è quello di arrivare ad una: “rivoluzione di destra e populista”, questo progetto si innescherà dalle prossime politiche europee del 2019. “Preferisco regnare all’Inferno che essere un servo in Paradiso”, ha detto, parafrasando Satana, dal libro: Paradiso perduto, di Milton.The Movement è la risposta alla Open Society di George Soros, un’organizzazione che finanzia battaglie culturali e civili fin dal 1994 e definita da Bannon come “un male ma un’idea brillante”.Tra i fondatori di The Movement c’è ancheMischaël Modrikamen, il leader del Partito popolare Belga.La sede del movimento euroscettico dovrebbe essere a Bruxelles, l’obiettivo è influenzare e appoggiare il nazionalismo in contrapposizione all’internazionalismo. Il primo traguardo è “acquisire una leva alle europee” quindi, riunire fino a un terzo di tutti i 751 deputati al Parlamento europeo.Bannon ha intenzione di superare la “resistenza” di Macron e della Merkel e ha spiegato che i populisti sono già al potere, ci sono in Italia e in Finlandia, come in Danimarca e in Austria e nei “quattro di Visegrad”. Macron e Merkel presentano un’andamento che va sempre verso più una “visione minoritaria”. La Merkel due mesi fa è quasi crollata e dai risultati dei sondaggi su Macron si nota che sia messo com’era Hollande… Prima di guardare alla carriera politica, Bannon è stato giornalista e produttore cinematografico e direttore del sito di opinioni e notizie Breitbart News, un sito accusato d’essere di estrema destra e che lo stesso Bannon definisce: la piattaforma internet del movimentoAlt-right.Ha ricoperto la carica di vicepresidente del Cda dellaCambridge Analytica,la società che ha lavorato per la campagna elettorale di Trump e accusata di aver utilizzato i dati degli utenti, ottenuti illegalmente. Il 29 gennaio del 2017 è stato nominato membro del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della presidenza Trump. Dove è rimasto fino al 5 aprile dello stesso anno quando ne è stato rimosso, a causa della vittoria della corrente moderata guidata da Ivanka Trump, la quale entrerà nello staff della Casa Bianca una settimana prima dell’estromissione di Bannon.