BARI: AGGRESSIONE AL CORTEO ANTIRAZZISTA. 2 FERITI

BARI: AGGRESSIONE AL CORTEO ANTIRAZZISTA. 2 FERITI

Un raggruppamento di attivisti di Casapound ha aggredito due manifestanti che partecipavano a Bari al corteo antirazzista «Mai con Salvini». Il deplorevole episodio è accaduto nel quartiere Libertà nel pieno della notte. Il corteo si era appena concluso, quando alcuni manifestanti si sono allontanati e sono passati davanti la sede di Casapound, luogo da cui sarebbe partita l’aggressione.Gli aggressori erano almeno cinque armati di mazze e cinghie. Le due vittime sono state ferite al volto e alla testa e sono ora ricoverate al Policlinico di Bari e alla Mater Dei. Uno di loro sarebbe in condizioni più serie, avrebbe perso i sensi prima dell’arrivo dei soccorsi. L’europarlamentare Eleonora Forenza di Potere al Popolo ha assistito alla brutale aggressione. Il suo assistente ha riportato una ferita alla testa medicata con 9 punti di sutura. I manifestanti hanno dichiarato che i due feriti stavano tornando a casa quando hanno subito un vero e proprio «agguato squadrista, finendo con la testa spaccata». I militanti di Casapound, a loro volta, sostengono di essere stati provocati e insultati. Eleonora Forenza ha ammesso spaventata: «Credo che sia inaudita un’aggressione di una squadra fascista in pieno centro a Bari, un fatto che riporta questa città e questo Paese ai tempi più bui e credo che sia inammissibile, intollerabile. Eravamo in piazza per manifestare contro il razzismo e il fascismo ed è evidente che ci sarà ancora bisogno di manifestare. Ci stavamo allontanando dalla manifestazione, quando procedendo lungo via Crisanzio una ragazza di colore ci ha detto che aveva paura a tornare a casa perché davanti alla sede di Casapound c’erano decine di persone. Era con la sua bambina e abbiamo deciso di restare con lei e, in ogni caso, di proseguire su quella via cercando di evitare di passare davanti alla sede. Abbiamo però incrociato il gruppo e siamo stati aggrediti con tirapugni, catene, spranghe e altri arnesi. Io non sono rimasta ferita ma ho sangue addosso. Con me c’erano Claudio Riccio (già candidato alle scorse elezioni politiche con Leu), il mio assistente parlamentare, Antonio, rimasto ferito, e altri tre ragazzi nostri amici, uno dei quali medico che ha prestato i primi soccorsi. Resteremo a Bari e formalizzeremo la denuncia per questa aggressione fascista. Denunceremo quanto accaduto politicamente e per le vie giudiziarie». La situazione rimane scottante, in una regione come la Puglia costellata da manifesti fortemente inneggianti le diverse correnti politiche, come mai prima.