CAMPIONATO CON GARBO. LA JUVENTUS RALLENTA, NAPOLI E INTER SI AVVICINANO

Tanto tuonò che piovve. La Juventus mostra il suo lato umano, facendosi fermare in casa dal Genoa dopo otto vittorie consecutive che avevano spinto qualcuno a fantasticare che la Vecchia Signora potesse far filotto fino al termine del campionato. Impresa naturalmente impossibile anche per una squadra straordinaria come quella bianconera. Del resto il primo ad avvertire che non fosse il caso di distrarsi era stato proprio Allegri, che alla vigilia aveva proclamato la necessità di non abbassare la guardia. E puntuale è arrivata la sorpresissima della nona giornata. La Juve è passata presto in vantaggio con un gol di Cristiano Ronaldo, è andata vicina al raddoppio, ma dopo l’intervallo ha staccato la spina. Si sono illusi i bianconeri di poter gestire la partita contro un avversario mai pericoloso, ma non appena ha abbassato i ritmi e soprattutto la concentrazione, ecco il patatrac. Il gol del pareggio è una sorta di “Oggi le comiche”, con la difesa juventina svagata e puntualmente punita nell’immobilità generale. Roba non da grande squadra, ma tant’è. E’ un campanello d’allarme ? Certo che sì, perché dimostra che se si scende in campo con l’atteggiamento sbagliato, può accadere che Davide faccia fuori Golia. Ma di qui a dire che la Juventus è in crisi, naturalmente ce ne vuole. Sabato è successo quello che non era mai accaduto prima: Allegri ha messo in campo tutta l’argenteria di casa, pensando che in un modo o nell’altro il gol sarebbe arrivato, magari all’ultimo secondo, com’era successo altre volte. Invece questa volta non è andata così e siamo convinti che questa lezione servirà ai bianconeri per tornare cattivi come non sono stati contro il Genoa di Juric, il cui ritorno in panchina è andato ben al di là delle aspettative. Il Napoli approfitta subito del passo falso della Juve, andando a vincere a Udine con il piglio della grande squadra. Ormai Sarri è un ricordo lontano, questo è sempre più il Napoli di Ancelotti, che a ogni partita rivoluziona la formazione senza che il risultato cambi. Quattro punti dai bianconeri significano tanto e poco allo stesso tempo. Ma soprattutto dimostrano che il tecnico emiliano è il vero colpo del mercato estivo di De Laurentiis, che ha risparmiato sull’acquisto dei giocatori investendo tutto sull’uomo da mandare in panchina. Continua la risalita dell’Inter, che porta a casa il derby all’ultimo respiro grazie a una dormita collettiva della difesa del Milan e all’uscita a farfalle di Donnarumma. Vittoria strameritata quella dei nerazzurri, che hanno fatto sempre la partita dimostrando determinazione e personalità da squadra di rango. Per i rossoneri una battuta d’arresto dovuta a minor qualità a centrocampo e all’isolamento di Higuain, che sa essere sì decisivo, ma purché gli arrivi almeno un pallone giocabile in 90 minuti, cosa che non è accaduta a San Siro. Vola alto la la Lazio, vittoriosa a Parma con un eccellente secondo tempo e la sensazione che Correa e Berisha possano dare molto alla squadra di Simone Inzaghi. Anche per evitare che certi spifferi di spogliatoio diventino bufera. Dopo tre vittorie consecutive che l’avevano trainata fuori dalla crisi, la Roma ripiomba nei guai facendosi prendere a schiaffi all’Olimpico dalla Spal. Prestazione sconcertante quella dei giallorossi, la cui giornata no è illustrata alla perfezione dagli incredibili errori sotto porta di Dzeko, che sembra tornato quello impalpabile della prima stagione. Squadra scombinata, senza personalità, persino senza orgoglio questa Roma, alla quale Di Francesco non è ancora riuscito a dare un’identità. Il rischio di scivolare lontana dalla zona Champions League è sempre più concreto e minaccia di gettare ombre inquietanti sul futuro della squadra e della società. Disastroso il ritorno in panchina dell’ex CT della nazionale Giampiero Ventura: il suo Chievo viene umiliato al Bentegodi da un’Atalanta che riuscirà presto ad abbandonare le sabbie mobili della zona retrocessione, soprattutto se potrà tornare a contare con continuità sul talento di Ilicic. In settimana tornano le coppe: in Champions League sulla carta soltanto la Roma ha una partita abbordabile ospitando il CSKA Mosca, anche se i giallorossi hanno ormai più dubbi che certezze. Trasferta proibitiva per il Napoli a Parigi contro il PSG di Neymar, Cavani e Mbappé, cioè il miglior attacco del mondo. L’Inter fa visita al Barcellona senza Nainggolan, ma ai catalani mancherà Messi e nel cambio sembrano guadagnarci i nerazzurri. Infine la Juventus vola a Manchester per affrontare lo United di Mourinho e del grande ex Pogba.