C’È UNA TOTALE ARMONIA

Il governo torna a ritrovarsi dopo un terribile agosto.Attorno al tavolo ripreso per far contenti i media ci sono i vertici del PaeseSono sereni. Ci sono molti i temi da affrontare, c’è il condono, o meglio la pace fiscale, c’è il reddito di cittadinanza.C’è la tassa uguale per tutti, la Flat Tax.C’è un debito che cresce solo a respirareLa Fornero da ricondizionareCi sono le armi per tuttiC’è il lavoro, per far salire l’economia italiana.Ci sono i migranti che hanno colpa di tuttoC’è l’Europa che viene accusata di frenare il PaeseChi comanda lo sa e provvederàFra le varie componenti c’è una totale armonia eppure qualche cosa sembra non emergereE quel qualche cosa che non funziona sono le dichiarazioni a margine che raccontano di una favola bella che ha bisogno di soldi, tanti soldiEd allora che fare? Si potrebbero fare i tagli.Ma a cosa mettere mano?Occorre fare in fretta perché non si può andare troppo in là.Se n’è accorto anche Salvini di questa armonia disarmonica: “Gli esperti dei due movimenti sono costantemente al lavoro per recuperare sprechi ma soprattutto per assicurare riforme necessarie e coraggiose”, dice Salvini. Dello stesso tenore l’intervento del vicepremier M5S Luigi Di Maio: “Le scelte sulla legge di bilancio devono essere coraggiose e devono esserlo nell’interesse dei cittadini. La mia posizione è ferma: vanno tagliati tutti gli sprechi, tutti i rami secchi, così come devono essere recuperate quelle risorse che, ad oggi, vanno nella direzione sbagliata. Gli italiani si aspettano tanto da noi e noi non li deluderemo perché saremo anche pronti a fare scelte coraggiose”.Belle parole, armoniose appunto, ma ancora parole. E tre ore di incontro in “totale armonia”, non sono bastate a fare il benché minimo movimentoTocca al premier Conte dirlo: “Nel corso del vertice di oggi c’è stato un approfondimento delle principali componenti della manovra. In particolare, ci siamo soffermati sull’analisi degli sprechi da tagliare ai fini della riqualificazione della spesa pubblica e sulle possibilità di un rilancio della crescita attraverso i punti qualificanti del contratto di governo: flat tax, reddito di cittadinanza, superamento della legge Fornero e un quadro organico di tagli alle spese improduttive”. “Il vertice – ha nuovamente sottolineato – si è svolto lavorando in totale armonia ed è emerso l’obiettivo condiviso di provvedere ad una profonda revisione della spesa, volta a massimizzarne l’efficienza attraverso il taglio degli sprechi. È stato affrontato anche il tema delle riforme strutturali in via di formulazione definitiva, con l’obiettivo di valutare l’incidenza di queste sulla crescita economica e su una dinamica della produttività che il paese ha bisogno di far ripartire”.