CHAMPIONS: JUVE RIBALTATA, RONALDO NON BASTA, VINCE MAURINHO 1-2

CHAMPIONS: JUVE RIBALTATA, RONALDO NON BASTA, VINCE MAURINHO 1-2

Incredibile epilogo allo Stadium, i bianconeri controllano la gara, la dominano per 80 minuti, dopo aver colpito due pali, vanno in vantaggio con il primo straordinario gol di Ronaldo in Champions con la maglia della Juve, sbagliano il raddoppio con Cuadrado, e subiscono un uno-due terrificante. Prima sconfitta in Champions, primi due gol subiti e qualificazione ancora da conquistare. Mata su punizione ( 86’) e un autogol beffardo di Alex Sandro, (88’), sempre da palla inattiva, firmano l’incredibile rimonta. Sembrava un’apoteosi, Ronaldo che fa il primo gol in bianconero, e che gol, il rivale di sempre Maurinho battuto e insultato dai tifosi, sull’orlo dell’eliminazione, il punteggio pieno, la difesa imbattuta, la qualificazione e il primo posto matematico: tutto perfetto per uno Stadium in delirio. Ma poi in due minuti arriva …la rovesciata, che questa volta non è quella di Ronaldo, ma quella di Maurinho che indovina i cambi, approfitta di un rilassamento inusuale dei bianconeri e trova prima il pareggio su una magistrale punizione di Mata, entrato al posto di Herrera, e due minuti dopo, addirittura, trova un immeritato vantaggio con una carambola sfortunata sempre su una punizione laterale, con il pallone che sbatte addosso ad Alex Sandro e termina in rete. Vince il Manchester, la squadra che ha giocato peggio, perde quella che ha giocato meglio, che ha colpito due pali con Kedira e Dybala, che ha controllato quasi sempre la partita, che ha dominato per gioco e palle-gol, che era andata meritatamente in vantaggio, e che avrebbe anche potuto raddoppiare, ma il calcio a volte è beffardo, e anche una grande squadra, può rimediare una sconfitta così se negli ultimi minuti, se perdi la concentrazione, o pecchi di umiltà. Una sconfitta che servirà, che non peserà più di tanto e che aiuterà i bianconeri a capire che i gol vanno fatti e le partite chiuse, altrimenti può accadere anche questo. Maurinho, oltre a centrare praticamente la qualificazione, ( gli basterà battere nel prossimo turno gli svizzeri dello Jong Boys) si toglie anche la soddisfazione di battere i rivali storici della Juve, di restituire la sconfitta patita a domicilio nella partita di andata, e di rispondere con un gesto provocatorio verso i tifosi ( gesto dell’orecchio aperto) che in verità lo avevano insultato per 90 minuti. Poteva evitarlo, ma subito dopo in tv ha ammesso che a freddo quel gesto era meglio non farlo: adrenalina. Peccato perché la Juve meritava di vincere e di qualificarsi a punteggio pieno, e meritava anche di celebrare il suo fenomeno che aveva trovato un super gol al volo grazie ad un magistrale lancio da 40 metri di Bonucci. Avrebbe potuto la Juve anche dilagare, Cuadrado sbaglia un gol che non si può sbagliare, Matuidi’, appena entrato, causa però banalmente la punizione dal limite che Mata calcia benissimo sotto l’incrocio. E succede anche che in un’altra punizione laterale la mischia che viene generata trova anche Szczesny un po’ incerto e magari sorpreso dalla doppia carambola Bonucci-AlexSandro. Allegri, come sempre lucidissimo, alla fine trova le parole giuste, pur nell’amarezza: meno male che questa sconfitta non peserà molto, meno male che ci qualificheremo comunque da primi, e meno male che da questa sconfitta impareremo ulteriormente e ne faremo tesoro per il futuro, e meno male che domenica abbiamo già una partita complicata a Milano con il Milan.