COSA NON SI FA PER UN APPLAUSO IN PIU’

COSA NON SI FA PER UN APPLAUSO IN PIU’

Beppe Grillodal palco del Circo Massimo, Italia 5 stelle, oltre a urlare come fa sempre, oltre a comunicare in modo dittatoriale, oltre a dare degli ignoranti a tutti, oltre alle sue parolacce che ora stiamo capendo che erano rivolte a noi e non alle poltrone, non al bene dei cittadini, non al superamento di una crisi che abbracciava noi italiani, ha superato ogni forma di discernimento. Speravamo tutti che ci portassero lui, e i suoi subordinati, a un nuovo Ri-nascimento del Paese, a un nuovo slancio dopo tutto quello che abbiamo subito in questi anni. E invece ha trasceso in modo irrimediabile e sicuramente gravissimo. Io come insegnante di sostegno di questi ragazzi, mi sono sentita offesa, derisa e umiliata. Ma il signore in questione sa chi sono queste persone che allargano la nostra visione di vita, allargano il nostro orizzonte facendoci capire che la loro “diversità”, è solo un complemento necessario alla nostra vita? Lasindrome di Aspergerè considerata un disturbo pervasivo dello sviluppo, imparentato con l’autismo, che tuttavia non presenta compromissione dell’intelligenza, della comprensione e dell’autonomia, a differenza delle altre patologie classificate in questo gruppo; per questa ragione è comunemente considerata un disturbo dello spettro autistico “ad alto funzionamento”. Io conosco mamme che hanno dei figli con questa patologia. Una mia amica ha lottato come una tigre per sua figlia, l’ha portata presso una comunità in cui la retta era molto alta. Lei insegnava la mattina, prendeva il treno per andare a trovare sua figlia, e la sera, dato che doveva far fronte a tutte le spese e il marito l’aveva abbandonata, andava a lavare piatti presso un locale. Fino a mezzanotte. Tornava a casa verso l’una di notte e alle cinque era già sveglia per andare a insegnare con la sua competenza a bambini disabili. Ora, la figlia è a casa, ma bisogna averne sempre cura, starle accanto, individuare i primi sintomi che potrebbero essere causa di crisi e di violenti crolli. Chi è Grillo per giudicare queste persone? Come si permette di giudicare i ragazzi autistici? Certo non è tutto bello, né tutto irrimediabile, sono ragazzi difficili. Ma quando riesci a entrare nei loro percorsi, nelle loro tele di pensieri, nei loro meandri più nascosti, ti danno la meraviglia in mano. L’autismo è un disturbo dello sviluppo neurologico altamente variabile che inizialmente appare durante l’infanzia e in genere segue un percorso costante senza che vi sia una remissione. Gli individui autistici possono avere alcuni aspetti della propria vita gravemente compromessi, ma altri possono essere normali o addirittura migliori. Noi insegnanti, famiglie, associazioni, combattiamo ogni giorno per un progresso in più, per salvare la dignità di questi ragazzi, per poterli inserire in una società che si fa sberleffo di loro. E lei Signor Grillo lo sa quanti ragazzi con queste patologie sono vittime di bullismo, di dileggio, di disprezzo? Se prima nutrivo dubbi su di lei, ora non ne ho più. Perché questa non è una questione politica, ma questione di cultura. Ricordo le parole di un figlio che disse alla madre: “I medici hanno detto che ho l’autismo. Mia madre mi prese le mani, mi guardò negli occhi e disse: tu sei perfetto”.