CRESCITA, CRESCITA, CRESCITA: IL NEOCAPITALISMO CONOSCE SOLO QUESTA PAROLA

CRESCITA, CRESCITA, CRESCITA: IL NEOCAPITALISMO CONOSCE SOLO QUESTA PAROLA

Sto pensando a un personaggio come Tito Boeri, nominato presidente dell’INPS da Renzi pochi mesi dopo il colpo di mano che lo aveva portato a Palazzo Chigi. Cosa ci fa ancora in quella posizione? Perché gli è consentito di andare in tv a dire che avremmo bisogno di 10 milioni di migranti per pagare le pensioni che l’ente da lui diretto dovrebbe erogare? Facile far soldi con uno schema alla Ponzi: ossia chiedendo ai nuovi arrivati di mantenere chi è già dentro. Fino a quando? 10 milioni di disperati per coprire le pensioni degli italiani: ma poi chi pagherà le loro pensioni e degli altri 60 milioni che già vivono in un paese sovrappopolato e senza risorse? Immagino che bisognerà importare un’altra ventina di milioni di immigrati. E poi, quando anche loro invecchiassero, chi verserà i contributi per sostenere una popolazione a quel punto prossima ai 100 milioni?Crescita, crescita, crescita: il neocapitalismo conosce solo questa parola, perché solo con la crescita si fanno fortune immense senza lavorare e senza avere capacità. Peccato che viviamo su un pianeta limitato e che già ora non può mantenerci tutti, figuriamoci quando saremo 10 o 15 miliardi (e in Italia quanti? 200, 500 milioni?). La soluzione è un’altra: fermare la crescita e il consumismo irresponsabile e distribuire meglio la ricchezza. Togliendo a chi ha troppo, come appunto Boeri, e sfruttando per il bene comune le straordinarie conquiste della scienza e della tecnologia. Usandole per abbellire il mondo e la vita, non per depredarli. Altro che alimentare il commercio degli schiavi per consentire agli incompetenti di avere un facile successo a spese degli altri e del futuro collettivo. Servono idee, non storytelling. Cosa ci fa Boeri all’INPS? Che andasse ai talk show o a scrivere per La Repubblica o il Sole 24 Ore, come già fa.