I GIORNALI FASCIO-TRASH SBRAITANO ANCORA UNA VOLTA SUI MIGRANTI
Oggi in edicolaServizio pubblico di rassegna stampa in 10 punti per chi non ha tempo (Ok, sono in ritardo ma tanto lo so che non li avete ancora letti). 1. Nasce l’internazionale nazionalista, che è già in sé un ossimoro. Salvini oggi ha visto Le Pen all’uopo. In pratica, i partiti nazionalisti si mettono d’accordo tra loro perché ogni Paese si faccia i cazzi suoi e vinca il più forte. Sicuramente l’Italia da sola sarà una straordinaria potenza sovrana rispetto a quei nani di Usa, Cina e Russia, giusto? 2. Diversi quotidiani aprono sulla guerra a chi è più stronzo tra il governo tedesco e quello italiano, che si rimpallano migranti come se fossero merci. Ma no, che dico, le merci in Europa viaggiano liberamente, mica sono migranti. 3. A proposito di stronzisti in garella, oggi intervistona sul Corriere a Manfred Weber, il dc tedesco di destra candidato a sostituire Juncker. «Sui migranti mi piace il comportamento del vostro governo», dice, ma bisogna tenere i migranti fuori da tutta la Ue, come si fa pagando Erdogan. Tutto molto bello, come diceva Bruno Pizzul. 4. Intanto un’idea per Salvini e Di Maio viene dall’Ungheria, dove il governo locale fa comprare i media agli oligarchi amici così la linea editoriale diventa miracolosamente filogovernativa. 5. Il meccanismo del prossimo mese è questo: le agenzie di rating e la Ue bocceranno la finanziaria e tutto ciò farà lievitare i consensi ai gialloverdi che si nutrono proprio dell’avere nemici. Più nemici indicano più il consenso cresce, quindi va bene tutto, lo spread, Mimmo Lucano, Tria, gli zingari, Fitch, la Francia, i tecnici dei ministeri, la nave Mediterranea – fino a noi 28 cristi dell’Espresso. 6. Segnalo un sondaggio di Community media Research e La Stampa: il primo problema per gli italiani (38,1 per cento) è il lavoro. L’immigrazione viene solo al sesto posto (5,9%). Perfino la viabilità sta sopra. Insomma viviamo una realtà bipolare, con le emergenze vere e quelle create dal corto circuito “urla di Salvini-talk show”. 7. A proposito, Repubblica recensisce una nuova biografia di Hitler dalla quale emerge che era un gran fannullone e non sapeva far niente ma aveva due grandi talenti: odiare e convincere la gente parlando alla loro pancia. A me ricorda qualcuno, ma non lo dico perché devo arrivare vivo alla pensione. 8. Pd, si candida anche Francesco Boccia che in un’intervista dice: «Non sarò un nuovo segretario ma un segretario nuovo». Il che a noi agé piace molto perché ci ricorda la famosa pubblicità del Carosello, «non serve un pennello grande ma un grande pennello, Pennelli Cinghiale, la grande marca». 9. Si è conclusa al Gallia di Milano la convention di Forza Italia. Dice che il clima era mesto per via dei sondaggi e aleggiava il fantasma di Toti, il governatore della Liguria, che vuole dare il colpo di grazia a Fi facendo un partito di destra con la Meloni. Molti esponenti di Forza Italia intanto «si guardano intorno», scrive il Corriere, che è un modo per dire che s’offrono. Del resto il Gallia era l’albergo dove si faceva il calciomercato, una volta. 10. Ed ecco, as usual, cosa sbraitano oggi i quotidiani fasciotrash: «I profughi se li tenga la Merkel»; «Per combattere i buonisti serve l’arte del judo»; «Il Duce domina in libreria»; «Come massacrare la sinistra, parla la leghista Ceccardi»; «Fine del mondo, la profezia di Ezechiele si avvera»; «Salvini piega anche la Merkel»; «Salvini fa strike, umilia Macron e Saviano»; «Gli slip della D’Urso, inquadratura proibita»; «”La tetta, la tetta”, e Belen mostra il seno in diretta». Che fa anche rima.
