“IL BARBARO” CON UN SALTO DI 6 METRI E 54 VINCE IL TITOLO MONDIALE

Roberto La Barbera, detto “Il Barbaro”, ha conquistato ai Master di Malaga sulla pista del Pavillon Deportivo Nuevo Carranque il titolo del mondo di salto in lungo con un volo di 6,54 m. davanti al brasiliano Pessanha, 6,33 metri e al francese Dufag, 6,23 metri.Un oro che ha dell’incredibile perché si tratta del primo atleta disabile ad aver conquistato il podio in una sfida contro atleti normodotati.“Il Barbaro” nasce ad Alessandria il 25 Febbraio 1967, fisico atletico, altezza un metro e ottantré, ama il ballo fino a diventare professionista ed accarezzare l’idea di renderlo il suo futuro, il suo lavoro.I desideri però devono fare i conti anche con strade tortuose e destini talvolta avversi.Il 1 giugno del 1985 per un brutto incidente in moto gli viene amputata la gamba destra, il sogno di una vita da ballerino s’infrange su quell’asfalto ma non la sua grinta, determinazione, forza di volontà.E sono quelle che trapelano forti e luminose dalla sua pagina Facebook, se un progetto è andato in frantumi la vita avrà certamente altre sorprese in serbo per lui e scoprirle diventa per Roberto una sfida interessante.Nei mesi d’inattività post incidente, “Il Barbaro” scopreTony Volpentest, un atleta nato senza braccia e gambe ma capace di vincere nelle Paralimpiadi Estive del 1996 sia sui 100 sia sui 200 metri difendendo i suoi titoli e raggiungendo un ulteriore record mondiale.Lo osserva in tv ed una luce mai spenta si accende nei suoi occhi. Si affida alle cure del Centro Inail di Vigorso di Budrio. Dai medici otterrà una protesi per gli allenamenti. Seguito da Mario Poletti tecnico nazionale e sostenuto costantemente dalla presenza e l’incoraggiamento della moglie Margherita, il suo “portafortuna”, La Barbera comincia il suo cammino di atleta.Gli allenamenti che lui stesso definisce massacranti diventano il pane quotidiano. “Un paio d’ore di lavoro in palestra, poi altre tre in pista per cercare di sciogliere la forza accumulata e riuscire ad andar forte nonostante lo stress dei muscoli”.Arrivano i primi successi, le prime iniezioni di fiducia, nel 2001 ai Campionati Europei vince l’argento nel Pentathlon, nel 2002 ai campionati del mondo l’argento nel salto in lungo e il bronzo nel Pentathlon, nel 2004 ad Atene nei Paralimpici è argento nel salto in lungo, insomma un medagliere di tutto rispetto e che avrà modo ancora di arricchirsi ne siamo certi, intanto però un applauso occorre farglielo anche per la simpatia, che traspare dai link postati sul suo profilo, un mosaico d’immagini e pensieri, di racconti, progetti e ricordi.Le foto degli allenamenti, dei successi s’intrecciano con quelli della sua vita privata mostrando un campione a 360 gradi, che sprizza energia, volontà ed ironia infinita, come quando ricorda, “Ho fatto delle copertine, una l’ho fatta per il mio main sponsor la Fiat, nel 2008 su Vanity Fair, insieme a Montano, Howe, alla Pellegrini…Logicamente io ero il più bello, infatti sono rimasto ancora testimonial Fiat e gli altri no!”Nel 2020 le Paralimpiadi saranno a Tokio, Roberto La Barbera ama troppo le sfide per lasciarsi sfuggire quest’ennesimo guinness, per lui sarebbe la quinta partecipazione, vedremo come andrà a finire.