IL DECRETO LEGGE GENOVA FA ALZARE I TONI TRA M5S E LEGA

Approvato dal Governo il cosidetto “DlG”, Il Decreto promuove e attua urgenti disposizioni tese a velocizzare le operazioni per la demolizione del ponte Morandi e per la ricostruzione. Il Decreto Legge Genova prevede inoltre il sostegno ai soggetti danneggiati per il crollo, la ripresa delle attività produttive, e tutte le operazioni necessarie per il ripristino della funzionalità delle infrastrutture e dei servizi pubblici. L’esecutivo di Governo non è arrivato in maniera agevole all’approvazione di questo Decreto, c’erano infatti state incomprensioni e qualche scintilla tra Movimento 5 Stelle e Lega in merito al mancato coinvolgimento di Giovanni Toti e Marco Bucci, rispettivamente Presidente della Regione Liguria e sindaco di Genova.Il provvedimento ha rischiato di essere rinviato ma l’intervento e la mediazione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, il leghista Giancarlo Giorgetti, ha scongiurato ogni altro eventuale braccio di ferro tra le due componenti dell’Esecutivo di Governo ed il Decreto Legge è passato all’approvazione. Per la città di GenovaNel Decreto sono previste facilitazioni fiscali che interesseranno le aziende genovesi, e si punterà sulla quanto più immediata ripresa dei traffici portuali. E’ prevista l’istituzione di una zona franca urbana e di una zona logistica semplificata per il porto e il retroporto. Il Decreto constadi misure per favorire l’immediata viabilità e i collegamenti in entrata e in uscita da Genova, ivi compreso il trasporto pubblico locale.Viene istituita la figura del commissario straordinario per la ricostruzione delle infrastrutture e per l’attuazione del superamento degli eventi.Il Governo però non ha ancora espresso un nome per tale incarico e il premier Giuseppe Conte ha commentato: “Abbiamo previsto un commissario straordinario per le opere complessive, un commissario ad hoc che avrà anche i poteri di acquisire il progetto e consentire a Genova di avere un ponte più bello e nuovo e rilanciare l’immagine di Genova”. Il D.l. prevede anche nuove norme e l’istituzione di una Agenzia di vigilanza per la sicurezza di strade e autostrade, al fine di un rafforzamento delle misure di prevenzione e per garantire la sicurezza nei trasporti e mobilità. In concomitanza a questa misura concorrerà l’allargamento degli organici tecnici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per i controlli di sicurezza. Nasce anche una banca dati per il monitoraggio delle opere pubbliche. Giovanni Toti alla trasmissione televisiva “Porta a porta”, ha parlato del pericolo di un rinvio del Decreto perchè il mancato confronto con gli enti locali aveva sollevato l’irritazione leghista, dichiarando:”Ho chiesto di poter dire la nostra come enti locali. Capisco la fretta, il presidente Conte mi ha chiamato questa notte, ma il Decreto avrà bisogno di molti aggiustamenti perché è una materia complessa”. Toti ha anche precisato di non essere interessato a quello che accade fuori dalla regione, a lui interessa che il ponte venga ricostruito in fretta e si è detto favorevole a qualunque misura accelleri il processo, precisando inoltre che sarà “ferocemente ostile” a qualsiasi cosa che faccia confusione. Toti ha inoltre aggiunto:”Il mancato confronto con gli enti locali aveva suscitato l’irritazione della Lega e minacciato un rinvio del provvedimento”.Proseguendo:”Fino a ieri non avevamo neanche visto il decreto. E comunque non si può non coinvolgere gli amministratori di Genova e della Regione. Così non ci siamo”.Qualche giorno fa, fonti parlamentari della Lega certificavano le distanze all’interno della maggioranza sul Dl e a placare gli animi, erano stati proprio i contatti avvenuti tra Toti e Conte durante i lavori del Consiglio dei ministri. Poi, è intervenuto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giorgetti che ha bloccato qualsiasi ulteriore passo normativo su Genova, proprio a consentire che fossero ascoltati il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci.