IL MARCHIO CANDY DIVENTA CINESE, CEDUTO PER 475 MILIONI
Un altro pezzo dell’industria italiana è stato venduto, per l’acquisizione della Candy dal gruppo Qingdao Haier per un investimento di 475 milioni di euro, grazie ad un accordo raggiunto con la famiglia Fumagalli, (i fratelli Aldo e Beppe sono rispettivamente presidente e amministratore delegato). Il perfezionamento dell’operazione è previsto nel 2019 dopo il via libera delle autorità di Cina, Ue, Russia, Turchia e Ucraina.Nel giugno 2017, Candy aveva annunciato un temerario piano di investimenti da quasi 300 milioni di euro in tre anni; 100 milioni di euro investiti in marketing e comunicazione e 105 in sviluppo e innovazione e nello stesso anno ci sono stati ricavi per 1,6 miliardi. Ieri è arrivata la svolta tra le due società, una fusione che ambisce a conquistare la leadership nel settore degli elettrodomestici intelligenti.Al gruppo cinese, quotato sul listino di Shanghai, andrà il 100% dello storico marchio di proprietà della famiglia Fumagalli.Con l’acquisizione, Haier punta a espandere la propria leadership nel settore degli elettrodomestici intelligenti in Europa nell’era dell’Internet of Things (IoT) e a fornire prodotti e servizi di alta qualità agli utenti europei e globali. Questo investimento segna una tappa importante nella strategia globale di sviluppo del gruppo cinese che si è posizionato per il nono anno consecutivo come maggior marchio di elettrodomestici al mondo in termini di vendite. La società Candy nacque a Monza nel 1945 e si chiamava “Officine Meccaniche Eden Fumagalli”, grazie al lavoro e alla dedizione dell’imprenditore Eden Fumagalli e dei suoi figli, Enzo, Niso e Peppino. Furono i primi a presentare la grande produzione industriale dopo aver presentato la prima lavatrice italiana alla Fiera di Milano del 1946. E subito nel medesimo anno, l’azienda cambia nome in Candy. Sarà grande il successo, con l’ampliamento della produzione in Francia e Germania sviluppato in poco più di dieci anni. Nel ’66 la produzione delle prime lavastoviglie e nei primi anni Settanta i primi frigoriferi e le cucine, dopo aver rilevato la Kelvinator. Episodi che raccontano la storia di grandi successi e innovazione. Al completamento dell’accordo, Haier stabilirà a Brugherio (Monza e Brianza) il proprio quartiere generale europeo. I marchi di Haier (inclusi Candy/Hoover/Rosières), continueranno a produrre sinergie a livello globale e a promuovere l’innovazione. Liang Haishan, presidente del Cda di Qingdao, ha dichiarato: “Nell’era dell’IoT, facendo leva sulle sue forti capacità di ricerca e sviluppo, Candy Group si è focalizzata sull’applicazione delle tecnologie di rete agli elettrodomestici tradizionali, obiettivo che si allinea perfettamente con la strategia Eco-brand di Haier. Riteniamo che questa operazione segni l’inizio di una cooperazione strategica di successo tra Haier e Candy Group”. Haier continuerà a investire in Candy per aumentarne la competitività in Europa e a livello globale. Unendo le proprie forze con l’attuale management team di Candy si punterà ad espandere la propria leadership nel settore degli elettrodomestici intelligenti in Europa nell’era dell’Internet of Things e a fornire prodotti e servizi di alta qualità agli utenti europei e globali. Questo investimento segna una tappa importante nella strategia globale di sviluppo di Haier. I Consigli di Amministrazione di entrambe le società hanno dato parere favorevole all’operazione”. Qingdao Haier possiede sei marchi globali: Haier, GE Appliances, Fisher & Paykel, AQUA, Casarte e Leader. Nella nota presentata si legge: “La posizione di leadership di Qingdao Haier si fonda sulla sua strategia globale e sui suoi brand domestici”. Secondo Euromonitor, istituto di ricerca del mercato a livello internazionale”. Nella nota si fa riferimento ai due gruppi come sinergici: “Qingdao Haier e Candy Group sono altamente complementari in termini di portafoglio di prodotti, marchi e di catena di approvvigionamento. Si prevede che questa combinazione migliorerà ulteriormente la competitività di entrambe le parti nei mercati europei e globali e consentirà loro di soddisfare al meglio la richiesta sempre più sofisticata da parte dei clienti di avere prodotti personalizzati”, si legge. Al completamento dell’accordo, i marchi principali di Haier, inclusi Candy/Hoover/Rosières, continueranno a produrre sinergie a livello globale e a promuovere l’innovazione di Haier insieme al progresso del mercato degli elettrodomestici europeo e mondiale. I fratelli Beppe e Aldo Fumagalli hanno dichiarato: “Siamo felici di entrare in Haier. Qingdao Haier e Candy Group condividono la stessa visione, che è quella di continuare a migliorare la qualità della vita delle famiglie. Crediamo che la capacità di innovazione tecnologia e design, unite allo stile italiano di Candy si integreranno perfettamente con il modello operativo di Qingdao Haier. Insieme soddisferemo meglio le crescenti richieste di prodotti più personalizzati e renderemo migliore e più semplice la vita delle persone”. I Sindacati sono in allarme per il futuro dei circa mille lavoratori italiani della società di elettrodomestici nell’unico sito rimasto aperto appunto a Brugherio. Paolo Mancini delegato sindacale ha detto: “Abbiamo visto nelle scorse settimane i cinesi di Haier in azienda, e abbiamo chiesto spiegazioni. Ma la direzione aziendale ha negato che ci fossero, a breve, intenzioni di vendere. Nella giornata del 26 abbiamo incontrato l’azienda in Assolombarda. Siamo molto amareggiati di aver acquisito la notizia dai giornali” e Angelina Modellini segretario della Fiom Cgil Monza e Brianza, ha aggiunto: “Chiediamo alla nuova proprietà di farsi carico degli impegni assunti sia sul versante degli investimenti che, soprattutto, sul versante della tutela occupazionale”. Candy Group è tra i leader europei nel mercato dei piccoli e grandi elettrodomestici da accosto e incasso, con prodotti di elevato livello in termini di performance e di rispetto dell’ambiente. I prodotti di Candy Group sono commercializzati attraverso due brand internazionali, Candy e Hoover, e brand nazionali tra i quali Rosières (Francia) e Jinling (Cina), con target e mercati differenziati. La Candy Group è una multi-brand company e da’ occupazione a circa 5000 dipendenti, ha sette stabilimenti produttivi in Europa, Turchia e Cina, e 45 società controllate e uffici di rappresentanza in tutto il mondo. Goldman Sachs International ha assistito Candy in qualità di advisor finanziario.
