IN RICORDO DI NICOLAS ROEG

“I miei film sono difficili per il mercato. La gente vuole inscatolare le cose, ma non c’è un’etichetta per i miei film. Non sono thriller, non sono horror. Sono soltanto vita” diceva Nicolas Roeg, il regista londinese morto venerdì sera a 90 anni compiuti da poco. Sulle agenzie di stampa l’hanno perlopiù ricordato per due film, certo importanti, “A Venezia… un dicembre rosso shocking” con Donald Sutherland e “L’uomo che cadde sulla Terra” con David Bowie. Io, invece, preferisco ricordarlo qui su Facebook con il trailer originale (lo trovate in alto sopra il titoletto) di un film che si chiamava da noi “Il lenzuolo viola”, del 1980, protagonisti Theresa Russell, a lungo compagna del regista, Art Garfunkel e Harvey Keitel. Me lo consigliò David Grieco, allora critico del giornale in cui lavoravo, “l’Unità”: andai a vederlo al cinema il giorno dopo e mi accorsi subito della qualità particolare con la quale Roeg sapeva raccontare ossessioni erotiche e misteri dell’esistenza. Da allora non mi persi un film di quello strano regista britannico che piaceva a pochi, dal palato fino: “Eureka”, “La signora in bianco”, “Castaway. La ragazza Venerdì”, “Mille pezzi di un delirio”… Negli ultimi anni aveva lavorato parecchio per la tv. Nella foto in posa: il regista con Theresa Russell, travestita da uomo coi baffi, che fu sua musa, compagna e attrice prediletta. In effetti un’artista meravigliosa.