IN UN PAESE CIVILE LE DIMISSIONI SAREBBERO SCONTATE
Ieri, Milano, festa dei tifosi milanisti.A destra Luca Lucci, capo degli ultrà, trafficante di droga, un anno e mezzo di patteggiamento per spaccio. Aggiungiamoci qualche DASPO per non farsi mancare niente.A sinistra il Ministro dell’Inferno, trafficante di paure, impunito.Pacche sulle spalle, sorrisi, gesti d’intesa.In un qualunque paese ‘normale’ un ministro del genere – per di più un ministro responsabile dell’ordine e della sicurezza collettiva – verrebbe preso per le orecchie e mandato a casa sui due piedi. Subito. Invece questa è l’Italia di oggi, cari tutti.Se lo spacciatore è maghrebino allora si invoca il linciaggio, se invece è padano ci si dà di gomito, baci e abbracci, ammicchiamo alla curva sud e chissenefrega. Benevolenti ed indulgenti, ‘comprensivi’ e neoconvertiti sulla via gialloverde, se non alzate davvero la testa siete complici. Complici. Niente di più, niente di meno.
