LA FIORENTINA BATTE L’ATALANTA 2-0 GRAZIE AL RISARCIMENTO ARBITRALE

Bilancio della Fiorentina dopo la quarta partita in casa: 12 punti, 12 gol fatti 1 subito. Potrebbe andare peggio insomma… ma la cosa che colpisce è che mentre in trasferta la squadra gioca partite ottime, senza riuscire a conquistare i punti che meriterebbe, al Franchi invece le partite sono ogni volta un pochino più brutte e giocate peggio delle precedenti, però il risultato in qualche modo arriva. Ecco, oggi la definizione “in qualche modo” vale in modo particolare per questo 2-0 con l’Atalanta, ma andiamo con ordine. Mancavano giusto la tovaglia a quadretti ed un po’ di crostini, altrimenti il primo tempo di Fiorentina-Atalanta sarebbe stato uguale ad un delizioso picnic di fine estate: perché c’era la temperatura ideale con un sole splendido, un prato meraviglioso con erbetta fresca, ed “i bambini” che si divertivano correndo dietro al pallone… insomma, come avrete capito, non esattamente una battaglia tra gladiatori la prima frazione. Non che le due squadre non ci provassero, però tre passaggi in fila (specie per la Fiorentina) sembravano impresa superiore alle capacità umane. E la voglia di fare male all’avversario, se c’era, era nettamente sovrastata dalla facilità nel distruggere il gioco altrui. Quindi alla fine tiri in porta degni di questo nome zero, e emozioni più o meno come quelle che si possono trovare in un cartone di Peppa Pig. Una noia mortale ravvivata giusto da un paio di spunti di Gomez e di Chiesa, però se si pensa anche a quale era il menù proposto dalle due televisioni per questa domenica pomeriggio (già, sono due, anche se forse lo scempio creato dai “piani alti” ancora non è ben chiaro a tutti) fa scendere grosse lacrime ripensando a cos’era questo giorno festivo una volta per gli appassionati di calcio. Si coltivava ancora però qualche speranza che la ripresa potesse far vedere qualcosa di decente, tanto almeno c’era la certezza che peggio non si potesse fare. Però, ecco, che dovesse pensarci l’arbitro e non i giocatori in campo non se lo augurava nessuno. E invece a metà del secondo tempo una bellissima azione “coast to coast” di Chiesa si concludeva con un inciampo appena entrato in area e Valeri, probabilmente deluso per vedere l’unico spunto degno di una partita di Serie A finire così miseramente, decideva di inventarsi un rigore e fischiava gettando nello sconforto gli atalantini. In sala Var probabilmente avranno provato a sussurrare all’orecchio del direttore di gara qualcosa del tipo: “Paolo, ma che ca… fischi?”, però misteriosamente non si andava al monitor e Veretout poteva andare a segno dal dischetto. Ora, se tutto ciò fosse dovuto a quanto capitato alla Fiorentina a metà settimana a San Siro la cosa da comica diventerebbe triste. Anzi tristissima. Perché si scadrebbe nella più trita commedia all’italiana con il classico schema: “prepotenza subita contro quello grosso, prepotenza perpetrata ai danni di quello più piccolo”. Bullismo puro insomma. E contemporaneamente spregio totale per quella che doveva essere (e potrebbe essere ancora) la novità che veniva a mondare i peccati della classe arbitrale, cioè la Var. Var che viene attualmente usata totalmente a casaccio, diciamocelo. Il tutto per motivi decisamente misteriosi. La partita è tutta qui, perché dopo il gol la reazione dell’Atalanta portava solo ad un tiro in scivolata di Gomez ben parato da Lafont (portiere viola che però nel frattempo ha denotato qualche insicurezza di troppo nelle uscite, dove spesso è andato a farfalle senza retino, tanto per tornare al picnic) ma nient’altro. Mentre dall’altra parte Biraghi su punizione trovava il 2-0, con una palla entrata di un baffo prima dell’intervento del portiere Gollini, ma sanzionata dalla Goal Line Technology. La difesa viola peraltro si conferma solidissima, con un Pezzella sempre più bravo ed autoritario, e questa è sicuramente la nota più lieta per la formazione di Pioli. Oltre alla classifica sontuosa naturalmente. Però pare ovvio che qualcosa l’allenatore si dovrà inventare per le prossime partite casalinghe perché alla fine, involvendo involvendo, qualcuno che ti porta via l’imbattibilità lo trovi. Un pensiero solidale invece a squadra e tifosi atalantini, che però ora avranno probabilmente modo di rifarsi domenica prossima sulla povera Sampdoria. La quale a sua volta alla ripresa del campionato avrebbe il povero Sassuolo in casa… e via, ad libitum.