LA MANOVRA NON HA I NUMERI IN ORDINE. PERCHE LEGA E M5S LITIGANO

LA MANOVRA NON HA I NUMERI IN ORDINE. PERCHE LEGA E M5S LITIGANO

1. Manovra: è ufficiale, la Nota al Def non aveva i numerini perché i due azionisti del governo non sono affatto d’accordo su come dividere i soldi. E anche ieri hanno detto cose diverse, poi se ne sono accorti e hanno rappattumato un comunicato unico notturno, ma nessuno nega che ci sia molta distanza tra Lega (soldi per pensioni e imposta flat per le partite Iva) e il M5s (reddito minimo e rimborsi ai truffati delle banche). 2. A proposito, gira un sondaggio secondo cui gli italiani sono in maggioranza per cambiare la Fornero ma non per il reddito minimo. Suggerisco umilmente l’ipotesi che non si tratti di una maggioranza politica, ma molto pratica: quelli sopra i 55 in Italia sono quasi il doppio di quelli sotto i trenta. Quindi “votano” per i propri interessi. Mica è strano. 3. Mi permetto anche di dire che tutta la pippa social sulle “spese immorali” e sullo “Stato etico” non frega nulla a chi ha bisogno del reddito minimo per campare. Non sto dicendo che non siano temi rilevanti, ma lo sono nella testa di chi sta bene, o almeno meglio. È una questione di piramide dei bisogni. Se non porti a casa una lira pure la tessera annonaria ti va benissimo. 4. E comunque almeno l’obbligo di spendere i soldi sennò li perdi è giusto e pio. Funziona così anche il Sardex, funzionano così tutti i tentativi di stimolare la crescita attraverso la domanda e i consumi. Adesso datemi pure del grillino, non ci casco, per me la cifra razzista, disumana, nazionalista e cattofascista di questo governo lo rende comunque inaccettabile in toto. Senza dire del condono agli evasori, della “legittima difesa”, del ddl Pillon etc etc. 5. Tutto quello che diciamo sulla manovra però potrebbe essere un discorso solo accademico. Secondo La Stampa a Bruxelles intendono essere durissimi per evitare che poi altri Paesi facciano come l’Italia. «Rischiare Roma per salvare il resto dell’Europa» è lo slogan. E le istituzioni Ue «sono ormai convinte che lo scontro politico con l’Italia sarà inevitabile». Insomma la guerra d’Europa si combatterà qui. Auguri a tutti noi. 6. Ma passiamo alle cose divertenti: la campagna di Ichino per convincere i giovani a occupare le aule scolastiche contro la manovra. Oggi incita alla ribellione sul Foglio, quattro colonne. Cioè: prima ti precarizzo, ti faccio la legge Biagi-Maroni, il decreto Poletti, il Jobs Act, il lavoro gratuito, i rider a 3 euro, etc etc, poi ti invito a occupare le aule. Ma mica contro di me che ti ho ridotto così, contro gli altri. Mitico Ichino. 7. Secondo il Fatto, Il M5S vorrebbe inserire Di Battista nella squadra di governo perché «è l’unico capace di riempire le piazze come Salvini». Il loro best sarebbe cacciare sia Tria sia Moavero per sostituirli rispettivamente con Savona e Dibba. In subordine, andrebbe bene anche cacciare solo Tria, mettere Savona al suo posto e Di Battista al posto di Savona. 8. Intervistona di Famiglia Cristiana al premier Conte. Vi tralascio la parte su Padre Pio. A un certo punto si parla di immigrati e il premier che una settimana fa sventolava il decreto Salvini dice: «Nessuno sarà rimpatriato se nel Paese d’origine non ci sono gli adeguati standard di sicurezza». Cioè dice il contrario esatto di quello che sventolava una settimana fa. 9. Non spaventatevi se su alcune prime pagine oggi appare la tripla foto di Theresa May che entra al congresso dei Conservatori ballando su musica degli Abba. Pare che sia stato un colpo mediatico per riconquistare il partito. La politica ridotta a talent show non è che ce l’abbiamo solo in Italia. Comunque povera donna, a 62 anni suonati costretta a entrare su un palco sculettando per recuperare consensi, che imbarazzo. 10. E chiudiamo con il consueto osservatorio giornali fasciotrash: «Torna il colera a Napoli, lo hanno portato gli immigrati». «Più migranti più malattie»; «Ho sognato di fare il mantenuto a 5 Stelle», «Lucano voleva il potere»; «Ecco quando potrai sparare»; «Salvini asfalta DI Maio»; «Romina Power stende Al Bano»; «La Boschi come non la si era mai vista mai vista (anche a letto)».