LE MIGRAZIONI, DA EMERGENZA A RISORSA

LE MIGRAZIONI, DA EMERGENZA A RISORSA

Le migrazioni non sono affatto una emergenza come cercano di raccontare quanti cavalcano populismi e xenofobie.Sono un fenomeno naturale da sempre presente nella storia del mondo.Un fenomeno che deve essere seguito e gestito senza paure ed odioUn fenomeno che è risorsa.A ricordarcelo anche la Fao a Roma, in occasione della presentazione del nuovo rapporto dell’agenzia Onu, ‘Lo Stato dell’Alimentazione e dell’Agricoltura’ (SOFA), che apre La ‘Settimana Mondiale dell’Alimentazione’ 2018. Dal rapporto emerge che le migrazioni, soprattutto quelle rurali, giocano un ruolo importante sia nei Paesi in via di sviluppo che nei Paesi sviluppati.La Fao rivolge un monito ai governanti del mondo: le politiche non dovrebbero arginare o accelerare i flussi migratori, ma massimizzarne il contributo allo sviluppo economico e sociale riducendone al minimo i costi. Un tutto ciò si evidenzia una chiara richiesta di impegno, per la costruzione della pace e per aiutare le comunità a resistere meglio alle crisi affinchè non siano costrette a lasciare la loro terra. “La migrazione – ha osservato il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva alla presentazione del rapporto – non deve essere considerata una ‘piaga’, un’emergenza o un fenomeno che non può essere invertito”. E se “non possiamo ignorare le sfide e i costi associati al fenomeno – ha aggiunto – l’obiettivo deve essere quello di rendere la migrazione una scelta, non una necessità, e di massimizzarne gli impatti positivi riducendo al minimo quelli negativi”. Anche se l’attualità della cronaca porta in primo piano la migrazione internazionale, è il fenomeno degli spostamenti dei flussi all’interno dei paesi – si legge nel rapporto – a fare i grandi numeri. “Le cifre – ha osservato De Silva – mostrano che oltre 1 miliardo di persone che vivono nei Paesi in via di sviluppo si sono spostate internamente, con l’80% dei movimenti che riguardano un’area rurale. Questi flussi non sono generati da conflitti o catastrofi (o almeno non solo), bensì dalla ricerca di migliori condizioni di vita”.