MACRON PRESENTA UN MAXI TAGLIO FISCALE DA 25 MLD. DI MAIO: “STESSO TARGET”

MACRON PRESENTA UN MAXI TAGLIO FISCALE DA 25 MLD. DI MAIO: “STESSO TARGET”

La Francia di Emmanuel Macron si appresta ad una “sforbiciata” considerevole alle tasse, saranno soprattutto quelle che riguardano le imposte sulla casa e un’aumento dei primes d’activitè un sistema di integrazione degli stipendi bassi, sono anche previsti ulteriori tagli al personale dell’amministrazione pubblica. Presentata la Finanziaria 2019 del Governo, prevede un aumento del deficit fino al 2,8 del Pil del prossimo anno per motivi puramente tecnici. Già nel 2020 il calo sarà dell’1,4% e fino allo 0,3% nel 2020. Un rialzo del deficit temporaneo quindi, quello che comporterà la manovra francese. Un aumento complessivo del deficit che andrà a toccare il 2,8% del Pil rispetto al 2,6% del 2018 e del 2,7% del 2017. Si tratta in realtà come spiegano i tecnici della Finanza francesi di un incremento che, riflette uno slittamento temporale di entrate e uscite. Il credito d’imposta per la competitività e l’impiego (Cice), è stato trasformato in uno sgravio fiscale pieno. Si andranno così a ridurre nel 2019 alcune entrate e sarà l’ultima volta che si otterrà il rimborso dei crediti d’imposta del 2018.Anche l’introduzione della ritenuta alla fonte slitterà di un mese per alcune entrate.La somma complessiva di questi provvedimenti sarà pari a quasi un punto del Pil (esattamente lo 0,9); se non si tenesse conto di questi effetti temporanei il deficit 2019 risulterebbe dell’1,9%. Le misure della finanziaria di Macron, equivalgono a 24,8 miliardi: 6 a favore delle famiglie e 18,8 miliardi per le imprese. C’è anche la decisione del Governo di un’ulteriore ribasso per le imposte sulle abitazioni, già tagliate per il 2018, a vantaggio dei proprietari nella misura dell’80%.Previste anche una serie di misure per accrescere il potere d’acquisto dei salari dei lavoratori, ridotti infatti alcuni contributi (misura simile attivata anche per le pensioni più basse). Scatta la defiscalizzazione degli straordinari, un provvedimento già approvato da Sarkozy che vide a causa della crisi, scarsi successi. Defiscalizzazione delle partecipazioni dei lavoratori nel capitale delle piccole e medie imprese.Viene aumentato per un importo di 20 euro l’anno tra il 2018 e il 2021 per un totale di 80 euro, il prime d’activitè, un’integrazione dei redditi più bassi. Una ventina di piccole tasse saranno abolite per le imprese, ma altre imposte invece aumenteranno, come l’accise sui carburanti e sul tabacco. Per quanto inerente alle spese pubbliche, queste avranno un aumento del solo 0,6%, il Governo ha previsto di destinare 2,5 miliardi di crediti d’imposta nel potenziamento delle competenze dei lavoratori, oltre a ulteriori risorse per pensioni minime e per i sussidi ai portatori di handicap.Al fine di garantire maggiore sicurezza ai cittadini, si avrà l’aumento delle spese militari, la giustizia e il ministero dell’Interno. Un Grande piano di investimenti punterà sull’istruzione e la ricerca, nonchè sulla transizione ecologica, mentre per il prossimo anno è già in calendario la riforma della tv pubblica e tutte le riforme che riguarderanno i servizi che favoriscono l’occupazione. La riduzione del personale nella pubblica amministrazione continuerà invece la sua strada, con una taglio di 4.164 posti di lavoro, che si andranno ad aggiungere ai 1600 di quest’anno. Interessato da tale misura sarà anche il personale all’estero. Di Maio commentando la Legge Finanziaria dei cugini d’oltralpe, ha scritto in un tweet: “La Francia per finanziare la sua manovra economica farà un deficit del 2,8%. Siamo un Paese sovrano esattamente come la Francia. I soldi ci sono e si possono finalmente espendere a favore dei cittadini. In Italia come in Francia”.La reazione da parte del Governo italiano è di avere la stessa libertà di movimento seppure, a differenza dei francesi, il nostro debito pubblico è più alto, il secondo più grande dell’eurozona: il 130% del Pil.In questa settimana il Governo presenterà al Parlamento la bozza del testo della legge di Bilancio per il 2019 che entro metà ottobre dovrà arrivare a Bruxelles per la valutazione delle autorità europee.