MAGHERINI. C’E’ DA ESSERE INDIGNATI

MAGHERINI. C’E’ DA ESSERE INDIGNATI

DI CLAUDIA BALDINIIeri c’è stata una notizia passata un po’ inosservata che mi ha invece molto preoccupata. Parlo del proscioglimento dei poliziotti accusati della morte di Magherini. Il fatto non costituisce reato. C’è un video con urla di dolore, c’è l’analisi tossicologica dove si afferma senza ombra di dubbio che nessun problema di tossicità poteva causare la morte. La morte del ragazzo quindi è accaduta sotto la tutela delle forze dell’ordine. Ancora una volta. Non vorrei che la magistratura applicasse la regola del colpo al cerchio e uno alla botte. Il caso Cucchi è giunto alla verità grazie alla rottura dell’omertà. Basta così, avranno pensato. Riprendere in mano il potere. E il potere spetta alla polizia, per decenni e soprattutto nel ventennio abbiamo visto come i magistrati si siano adeguati. Ecco, non vorrei che tornassero a fare il ruolo della scimmia che non parla. E accompagnarci dritto dritto allo Stato di polizia che è premessa di Stati dittatoriali.Questa sentenza non può non lasciare nello sconforto una famiglia che nella giustizia ha sempre creduto.Il legale dice: “Guido ed Andrea Magherini. Una famiglia distrutta. Quel video terribile che documenta la morte di Riccardo stretto al suolo mentre urla invano chiedendo aiuto. Quei calci ripetuti riferiti da 14 testimoni. La lesione al fegato. Due condanne pronunciate dai Giudici di primo e secondo grado improvvisamente annullate dalla Cassazione senza rinvio ”perché il fatto non costituisce reato”. Se vogliamo stare vicini alla famiglia esprimiamo tutti la nostra indignazione per un giudizio che puzza di politica marcia.