MONDIALI VOLLEY- ARGENTINA BATTE SLOVENIA 3-2: ITALIA E’ PRIMA NEL GIRONE

MONDIALI VOLLEY- ARGENTINA BATTE SLOVENIA 3-2: ITALIA E’ PRIMA NEL GIRONE

Il vecchio guru Julio Velasco fa un piacere all’Italia. A Firenze, l’Argentina batte la Slovenia al tiebreak (25-18, 22-25, 27-29, 25-17, 15-13) regalandole la certezza del primo posto nel girone A. Stasera (21,15, Rai2) comunque gli azzurri devono vincere, sempre a Firenze e contro la Slovenia, per raggiungere la seconda fase a Milano a punteggio pieno, in maniera da potersi permettere almeno una sconfitta, nelle tre gare del weekend, e passare comunque alle final 6 di Torino. La nazionale affronterà la seconda del girone B, ovvero Olanda o Canada o Brasile; la terza della pool C, dunque la perdente di Serbia-Russia, e la Finlandia, quarta nel girone D. A Bologna, sempre da venerdì a domenica, il gruppo F, con Olanda o Canada o Brasile, Slovenia e Belgio e Australia, quarta del raggruppamento C. Per passare, l’Argentina deve comunque battere il Giappone, oggi. «“Avanzare da quarti – recrimina Velasco – non è la stessa cosa che da terzi. Ci è mancato un punto, perso con l’Italia o con la stessa Slovenia». ZAYTSEV COME CR7A bordo parquet c’era il ct Blengini, con il vice Valentini, 28 anni, al debutto in A1 con Vibo Valentia, sarà il più giovane tecnico della A e intanto studia le avversarie dell’Italia. Nel ritiro è stata la giornata di Zaytsev, che racconta la sfida a distanza con Cristiano Ronaldo. «A chi picchia più forte il pallone – racconta lo zar -, al più presto dovremmo conoscerci». E’ lui il Cr7 del volley. «Uno snodo importante, come popolarità, fu la coppa del mondo del 2011, a livello mondiale mi diede bella visibilità». A Roma come al Mandela forum, resta il più acclamato. «Curioso – sorride – perchè diverse persone hanno provato a farmi fuori dalla nazionale». Il riferimento è all’ex ct Berruto e poi alla vicenda delle scarpe, un anno fa. «Sono sempre stato messo nelle condizioni di dover dimostrare quanto valgo, questa è l’ennesima sfida. Fa piacere essere un simbolo, la gente comunque nota la mia sincerità». L’aria è quella di Rio, del secondo posto. «E il ritorno di Juantorena ci ha garantito stabilità».