RENZI DIVENTA CONFERENZIERE

Sintesi della lettura dei quotidiani in 10 punti (servizio pubblico per chi non ha tempo): Titoli a go-go sull’annuncio di Salvini che promette la pensione a 62 anni. In realtà Salvini ha detto: «Io ho chiesto 62 anni». Lui lo ha chiesto. Perché è buono. È Tria che è cattivo (o altri, a scelta) e quindi non glielo farà fare. “Lo zar è buono, sono i suoi boiardi a essere cattivi” (antico proverbio russo). Per il Messaggero il titolo è semplicemente “Nuove pensioni, via a 62 anni”. In sostanza, un fuggevole spot tivù diventa una certezza sul futuro degli italiani, nella prima pagina di un quotidiano. Forza Italia si schiera con Orbán insieme alla Lega. Forza Italia accetta Foa in cambio di un accordo alle regionali. Il Giornale (di Forza Italia) annuncia un vertice tarallucci e vino tra il Cav. e Salvini. Ci immaginavamo la fine del berlusconismo come qualcosa di fragoroso, se non tumultuoso: invece è la mite confluenza di un partito minore in uno maggiore, in cambio di un po’ di sopravvivenze politiche e di garanzie economiche. Per portarsi avanti, Sgarbi (eletto con Berlusconi) scrive sul Giornale (di Berlusconi) che la sentenza sui 49 milioni è «una sentenza politica», «intrinsecamente illegale» perché «la Lega è un’astrazione» quindi non le si possono chiede indietro i soldi. È bello unire il vecchio odio contro la giustizia alle nuove convenienze politiche. A proposito di giustizia, «nessuna sentenza potrà mai smentire che Mafia Capitale non era mafia», «è una bolla», «la mafia non c’è», «Carminati è solo una stracciarolo di piccola delinquenza», e Mafia Capitale è stata inventata dalla Procura per creare il clima con cui ha vinto la Raggi. Insomma Giuliano Ferrara l’ha presa bene. Dopo la tivù, il senatore Renzi farà il conferenziere per il think tank del finanziere Davide Serra (fondo Algebris). All’estero i politici diventano conferenzieri a pagamento quando diventano ex politici. Ex politici, ha sentito, senatore Renzi? Invece il 19 ottobre a Firenze inizia la nona edizione della Leopolda. Il giorno dopo a Roma inizia la quinta edizione di Italia a 5 Stelle. Il giorno dopo ancora c’è il derby Milan-Inter: un po’ a sintesi dei due eventi precedenti, diciamo. Ah, so che non ha alcuna importanza, ma gli affamati nel mondo – quelli che non si nutrono abbastanza per stare in salute – sono 821 milioni di persone, 17 milioni in più dell’anno scorso. 151 milioni di loro sono bambini sotto i 5 anni, anche loro in crescita (Rapporto Onu Oms Unicef; lode pubblica ad Avvenire e al Manifesto che hanno dato rilevanza alla notizia). Rapporto quotidiani fasciotrash: «Importiamo molte malattie, aumentano i tubercolotici»; «Un guineano contagiato sparisce senza curarsi nel vicentino». «Per fortuna Trump rottama l’Onu». «Sovranismo alimentare, la difesa del cibo italiano». «Ottavia Piccolo, sceneggiata veneziana»; «La Piccolo vede fascisti ovunque»; «Perchè è giusto cacciare una partigiana da Venezia». Però le due chicche restano la lettera al Giornale di un tipo che racconta come nel 1944 il suo vino contadino sia piaciuto a una truppa di soldati delle Ss e la paginata di Libero sulle ragazzine che si vendono foto di loro stesse nude su Instagram, poi se uno paga di più accettano anche un incontro – insomma se in tram vedete qualche lettore maschio di Libero con la bavetta alla bocca, sapete che articolo sta leggendo.