ROMA – FROSINONE 4-0.MA SABATO C’È LA LAZIO

ROMA – FROSINONE 4-0.MA SABATO C’È LA LAZIO

Che sia l’inizio della risalita o un semplice sussulto lo dirà solo il tempo. La Roma fracassa il Frosinone rifilando quattro reti agli avversari, e mantenendo finalmente la porta inviolata. Parliamoci chiaro: il Frosinone sembra un turista che si è perso in Serie A, spaesato e timido, tecnicamente troppo distante. Ma la differenza fondamentale rispetto alla partita di Bologna è che stasera la Roma ha semplicemente giocato al gioco del pallone. Aiuta indubbiamente la magia di Under al primo minuto. Tunnel, ne salta uno, ne salta due, conclude di sinstro, il portiere non spinge abbastanza, ed è l’uno a zero. Poi traversa di uno Schick più attivo del solito, ma ancora per niente incisivo, prima della meraviglia di Pastore, che sembra avere il vizietto del tacco, col quale beffa dopo l’Atalanta anche il Frosinone. La squadra ciociara non c’è, e non ce la fa a strappare minimamente il possesso al centrocampo giallorosso. El Sharaawy fa il 3-0 depositando l’assist dell’ottimo Under a due passi dalla porta. In trentacinque minuti la Roma è avanti tre a zero. A questo punto il resto della gara serve a far esordire Zaniolo in Serie A, al posto dell’ottimo Pastore sulla trequarti, e di Luca Pellegrini al posto di De Rossi, con Kolarov che si prende il lusso di giocare mediano. Proprio Luca Pellegrini è artefice dell’unico sussulto del secondo tempo, dettando l’uno-due, superando di forza l’avversario e mettendo dentro dalla sinistra un passaggio rasoterra perfetto a centro area per Kolarov, che per sicurezza decide di sfasciare la porta: traversa e palla che schizza in gol. Note tattiche: la Roma si schiera 4-2-3-1, con Pastore libero di svariare sulla trequarti.. Quando lasciato libero l’argentino regala magie e finezze, oltre che colpi di tacco in rete, ma oggi gioca fondamentalmente senza marcature. Nzonzi e De Rossi iniziano a trovare un modo di non pestarsi i piedi, ma non devono assorbire troppi inserimenti avversari. Ancora flebile la prestazione di Schick, che ci prova ma cicca ogni occasione, e non sembra chiaro il suo ruolo tattico; ogni tanto arretra “alla Dzeko”, ogni tanto prova ad inserirsi, ogni tanti si allarga e sparisce. Misterioso. Positivo, anzi di più, El Sharaawy, che è in fiducia, segna e fa divertire, sempre dinamico. In breve, oggi il Frosinone fa da sparring partner ad una Roma che però ricomincia a giocare, cercare idee e gesti tecnici di valore, provare a proporre qualcosa di concreto. Di Francesco salva il posto, almeno a breve termine, ma non bisogna entusiasmarsi in casa Roma: con la Lazio sarà molto, molto più dura.