SASSARI: ENNESIMO, VERGOGNOSO ATTO XENOFOBO. IN BRANCO, MASSACRANO DI BOTTE UN RAGAZZO DELLA GUINEA

SASSARI: ENNESIMO, VERGOGNOSO ATTO XENOFOBO. IN BRANCO, MASSACRANO DI BOTTE UN RAGAZZO DELLA GUINEA

Un pugno in pieno volto, “perché qui sono a casa mia e faccio quello che voglio, se non ti sta bene tornatene a casa tua”. Così ieri sera a Sassari è iniziato il massacro di un giovane migrante, un ventiduenne della Guinea arrivato come rifugiato ed ora studente. “Perché fai questo?”, ha chiesto sorpreso il ragazzo. Una domanda legittima e innocente, che per risposta ha avuto un pugno in faccia. E poi le botte, le botte vigliacche del branco, almeno in cinque contro uno. “Qui sono a casa mia e faccio quello che voglio”, come giustificazione. Un concentrato di follia, stupidità e razzismo. Una frase che è bignami di quanto instillato in mesi e mesi di propaganda del terrore di una certa politica, sempre presente in ogni luogo a ribadire la differenza “fra noi e loro”. Un pestaggio allucinante e inaccettabile, fermato solo dal provvido intervento di un uomo alla guida di un furgone che ha fermato il suo mezzo e fatto allontanare il branco. L’ennesimo – vergognoso – episodio di una lunga estate di sangue e violenza di chiara matrice xenofoba. Avvenuto proprio ieri, poche ore dopo le parole di Michelle Bachelet, neo Alto commissario Onu per i diritti umani, che ha dichiarato “l’intenzione di inviare personale in Italia per valutare il riferito forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e Rom”. Parole confermate dalla cronaca ma derise da esponenti del nostro Governo. Quelli stessi esponenti che, evidentemente, continuano a soffiare con convinzione sul fuoco di questa follia.