SERIE A: LA JUVE RIMONTA L’EMPOLI: RIGOROSAMENTE RONALDO 1-2

Brutta Juve, rimane sotto un tempo grazie ad un gol di Caputo, poi nella ripresa la rimonta: doppietta di CR7 prima su rigore ( fallo su Dybala) e poi con un missile terra aria all’incrocio dei pali.Allegri scontento della gestione, se ne va un minuto prima, e l’Empoli sfiora il pareggio. Il “Castellani” di Empoli non è certo il “ teatro dei sogni” di Manchester, e la Juve, vuoi per gli stimoli, vuoi per la fatica non ripete la gara straordinaria di martedì, ma si sa, in certe partite poi quello che conta è portare a casa i tre punti, e la Juve, seppur con una gestione modesta della gara, li ha portati a casa. All’Empoli rimane la soddisfazione di aver messo sotto la Juve per un tempo, di averla fatta soffrire fino in fondo, e anche la recriminazione sul rigore che ha dato il pareggio, contestato dai toscani, ma zero punti. Allegri fa riposare Cancelo e schiera De Sciglio, e deve rinunciare all’ultimo minuto a capitan Chiellini, fermato in riscaldamento da un dolore muscolare, gioca Rugani e fa anche una buona gara, ma la difesa Juventina anche questa volta prende gol, e Bonucci, non appare irreprensibile, quando manca Chiellini.A centrocampo conferma per Betancur, ( male, e lui che favorisce il vantaggio toscano, ammonito e colpevole di aver presso troppi palloni, poi sostituito) e dei soliti Pjanic e Matuidi, in attacco conferma di Dybala e rientra Bernardeschi. La Juve parte bene, ma a parte due o tre conclusioni di Alex Sandro di testa ( !) conclude poco, poi rallenta il ritmo e aiuta la fiducia degli empolesi che infatti al 28’ trovano il vantaggio con un gran tiro di Caputo, imparabile per Szczesny. Nella ripresa 10/15 minuti di vera Juve, che assale la metà campo toscana e crea diverse situazioni per il pareggio: ancora con Alex Sandro, e con Pjanic che colpisce l’incrocio dei pali, grazie anche ad una straordinaria deviazione di Prevedel. Per il pareggio serve un ‘azione discussa: ma a nostro avviso l’errore non lo fa l’arbitro Calvarese, ma Benaccer che si prende un eccesso di confidenza e prova un dribbling dentro la propria area, Dybala se ne accorge e si mette davanti a lui e al pallone, finendo inevitabilmente a terra come sente il contatto del corpo: difficile dire quale sia l’entità della spinta, ma la dinamica dell’azione fa concedere un rigore che ci può stare: ingenuo Benaccer furbo Dybala, ma Ronaldo non si commuove e firma il pareggio con il suo primo rigore italiano, e anche primo rigore juventino della stagione. Si pensa ad un tambureggiante attacco della Juve, in realtà non succede nulla di tutto ciò, e la squadra del bravo Andreazzoli continua a difendere abbastanza bene e anche a ripartire discretamente. Poi arriva CR7 che si inventa, questa volta davvero, il gol del raddoppio, minuto 25: prende palla sulla trequarti, i difensori stringono poco e gli lasciano il tempo per caricare il destro, ne esce un missile di interno-collo destro che risulterà imparabile per Prevedel. Cominciano i cambi, Allegri inserisce Quadrado e poi sia Douglas Costa e al 90’ anche Barzagli, Andreazzoli che voleva fare entrare il conservativo Brighi, preso il gol, prova con il turco Ucan, ma il risultato non cambia. Allegri però non è soddisfatto, perché si aspettava, una volta in vantaggio o di chiuderla o perlomeno di gestirla bene o meglio, invece la Juve gestisce male, e l’Empoli spinge in cerca del pareggio, non crea tantissimo, ma qualche opportunità si, ma non sufficiente per rimediare il punto che, a dire il vero, avrebbe pure meritato. Queste gare, dirà prima o poi Allegri, sono le gare che non serve giocarle bene, serve vincerle, perché alla fine saranno utilissime per la classifica finale: ha ragione lui, in fondo la Juve, ha dimostrato di saper giocare anche bene, soprattutto in campo internazionale. Calvarese a nostro avviso, rimane un arbitro mediocre, ma danni non ne ha fatto: nel primo tempo, con l’Empoli in vantaggio, è stato sollecitato dal Var Valeri ( altro mediocre) a rivedere un tocco di mano di Bonucci ( Rizzoli li obbliga per i falli di mano) ma si vedeva anche dal campo che non poteva scaturirne un rigore: il tocco era con il braccio attaccato al corpo e non largo, giusto proseguire.Sul rigore ci siamo già espressi.