STEFANO E LA RICERCA DELL’ANIMA GEMELLA AFFIDATA AD UNA LOCANDINA

STEFANO E LA RICERCA DELL’ANIMA GEMELLA AFFIDATA AD UNA LOCANDINA

Ma poi alla fine il 46enne direttore di banca di nome Stefano l’avrà trovata la suaanima gemella? O le troppe pretese (la vuole seria, sensibile, romantica, di animo sensibile, amante degli animali, dei sentimenti, della vita tranquilla e della casa, di una certa cultura e ovviamente ne’ separata ne’ divorziata) avranno fatto desistere le eventuali pretendenti ad un bocconcino così ghiotto per status sociale e conto in banca ? La locandina è ancora lì, in piazza Garibaldi a Napoli, dopo alcuni anni, a testimoniare il disagio esistenziale di un uomo che non si arrende ai tempi (e alle donne) che cambiano. La favola a ruoli invertiti di Cenerentola e del Principe Azzurro (o se preferite di un romanzo di Liala) sinceramente a me fa ridere così come fa ridere a quanti si imbattono nell’appello a senso unico di questo sopravvissuto dell’Ottocento. Ma possibile che Stefano non abbia amici che l’abbiano fatto desistere ad intraprendere un’iniziativa così ridicola ma anche mortificante per le donne ? Possibile che nessuno gli abbia mai detto, parafrasando Massimo Troisi: “Iesci, va in mezzo alla strada, tocca e’ femmene…” Mi piacerebbe sapere se poi Stefano, scansando “perditempo, scorrette e maleducate”, l’abbia trovata la ragazza di 28/30 anni e alta non meno di cm 1,64-1,65. E se oggi è felice assieme a lei. “La donna va amata non capita” scrive il bancario citando Oscar Wilde. Sommessamente mi permetto di aggiungere: anche l’uomo.