TOSCANA L’ACQUA DEVE ESSERE PUBBLICA

TOSCANA L’ACQUA DEVE ESSERE PUBBLICA

Con il referendum del 2011 la stragrande maggioranza dei cittadini toscani si è espressa a favore dell’acqua pubblica. Ora i tempi sono maturi e possiamo farcela. Ne abbiamo discusso oggi in aula, dove ho ribadito la mia proposta. I consiglieri regionali e i sindaci hanno davanti un’occasione storica per mettersi in sintonia con le richieste reali dei cittadini. Stufi di sapere che un pezzo delle loro tariffe finisce fuori dalla Toscana o in altri settori privati. Desiderosi che i loro soldi siano impiegati per la manutenzione. Come Regione e Autorità Idrica stiamo rispettando l’obiettivo della depurazione e investiremo oltre 2 miliardi di euro per la manutenzione straordinaria e le nuove opere. Ora tocca agli altri. Se l’assemblea regionale dei sindaci farà come Firenze, Prato e Pistoia il ritorno all’acqua pubblica sarà a portata di mano ed entro qualche anno avremo un gestore unico. Io darò tutto il supporto legislativo, tecnico ed operativo necessario. A due condizioni però: 1) che le aziende che attualmente gestiscono il servizio siano impegnate nella riduzione dei costi di gestione, nell’abbattimento delle perdite idriche delle nostre reti e nella stabilizzazione delle tariffe. 2) Che le risorse e gli utili che i Comuni ricavano dal servizio idrico integrato (circa 50 milioni all’anno) siano destinate al sostegno finanziario del processo di ripubblicizzazione e mai più distratti dal settore dei servizi idrici.