TRIA NON CEDE ALLA VOGLIA DI DIMISSIONI, SALVA IL PAESE, MA PERDE CREDIBILITÀ

TRIA NON CEDE ALLA VOGLIA DI DIMISSIONI, SALVA IL PAESE, MA PERDE CREDIBILITÀ

E’ stata una tragedia ma poteva essere un disastro epocale.A salvare il Paese dal precipitare nell’abisso la decisione del ministro dell’Economia, Tria, di non procedere con le dimissioniÈ stato il comportamento del presidente della Repubblica, Mattarella a imporre una presa di coscienza.L’annuncio dal balcone fatto da Di Maio aveva dato il via ad un rincorrere di bollettini di guerra da parte della finanza mondiale che avrebbe messo in ginocchio in primo la Borsa ma immediatamente dopo tutta l’economia del Paese.Altro che -4%, altro che sprea a -280, se anche Tria avesse dato corso al suo intento il Paese avrebbe subito attacchi ben più devastantiAttacchi che nessuna economia potrebbe essere in grado di reggere.Ed infatti prima del vertice di governo in cui è stato portato il deficit al 2,4% lo scenario che più temeva Sergio Mattarella erano le dimissioni di Tria. La somma dei due eventi, alto deficit più dimissioni di Tria, avrebbe reso ingestibile la situazione finanziaria del Paese portandoci in una zona ad alto rischio per la stabilità, con esiti che nessuno è in grado di prevedere.Sergio Mattarella, nel suo ruolo di nume tutelare dei valori costituzionali quali il credito e il risparmio degli italiani sapeva bene che la somma dei fattori in campi le dimissioni del ministro avrebbero reso evidente la criticità, ancora di più di quanto sia accaduto oggi.L’atto di responsabilità di Tria per qualche giorno salverà il Paese ma rende il responsabile dell’economia italiana, decisamente poco credibile.Per lui il rischio di venire emarginato e poi con calma scaricatoLe prese di posizione ed il rinnovato coraggio di Conte sembrano indicare questo destinoNon occorrerà aspettare molto, lo vedremo già nei prossimi giorni