TUTTA COLPA DELLA LEGGE ELETTORALE

TUTTA COLPA DELLA LEGGE ELETTORALE

Facciamo un po’ di conti. Grazie a una legge-truffa elettorale ideata specificamente per consentire a una minoranza appoggiata dalla finanza e dai giornali di privatizzare il paese e arricchire i suddetti speculatori e giornalisti, nel 2013 il Pd ricevette alla Camera 344 seggi su 630 (ossia il 55%) pur avendo ottenuto i voti del 29.5% degli italiani. Ha conservato quella maggioranza assoluta completamente artificiale e l’ha usata per far passare leggi impopolari e per attentare alla Costituzione anche dopo che la Consulta dichiarò incostituzionale la legge elettorale, nel 2014 (nove anni dopo che era stata fatta e guarda caso perché si era profilato il rischio che non avvantaggiasse più i partiti liberisti, ossia Pd e Forza Italia, bensì il M5S), e malgrado il crollo dei consensi del partito di Renzi, gradualmente dimezzatosi come confermato alle politiche di quest’anno. Ma per tutta la legislatura i media si guardarono accuratamente dal far notare agli italiani lo scollamento fra il paese e quel Parlamento incostituzionale: la legislatura va conclusa, twittavano virtuosamente opinionisti e intellettuali.Invece oggi non c’è giorno in cui non pubblichino sondaggi fasulli per spiegare agli italiani che siccome il M5S sarebbe calato di qualche punto (dicono loro e gli amici degli amici) e la Lega salita, bisognerebbe andare subito alle urne, sette mesi dopo le elezioni precedenti, e comunque il governo dovrebbe cadere. Ah, dimenticano anche di dire che a marzo il M5S ha ottenuto tre punti percentuali in più del Pd nel 2013 e tuttavia 117 seggi di meno; se li avesse avuti non avrebbe avuto bisogno della Lega e avrebbe fatto tutte le riforme che voleva; il che non sarebbe stato giusto ma non dovrebbero dirlo loro, i furbacchioni che appoggiarono i colpi di mano renziani e il tentativo di stravolgere l’ordinamento dello Stato.In sostanza, siamo al solito punto fondamentale, chissà perché ignorato dai vertici del M5S: bisogna creare un network che faccia controinformazione, con almeno un giornale e una televisione di parte (sì, partigiani); e bisogna servirsi di qualsiasi mezzo legale per allontanare dalla Rai i propagandisti piddini, tutti. Loro non prendono prigionieri: proprio non ha senso volersi mostrare più magnanimi.