LE OPIGNONI DELLA GGENTE COMUNE. BRAVI LI FRANCESI

LE OPIGNONI DELLA GGENTE COMUNE. BRAVI LI FRANCESI

Abbravi li francesi, hanno ragione a fare foto e fiamme, a mettere a soc..soq….a sconvorge Parigi e contestà Macro. Che coi quei gilet giallet se sono fatti sentire da tutta la gente alla televisione, immagini che hanno lasciato er segno più della zeta de Zoro. Dice, si, ma loro so scesi in piazza. A parte che c’erano anche le strade, non solo una piazza, e poi è quello che dovessimo fare tutti, perchè se la ggente si stanno stancando allora è giunto er momento de dà la scossa. O davero davero non semo più capaci de facce sentì? Che io se trovavo qualcuno che me dava a quest’ora stavo già cor megafono davanti a Monte Citorio, e poi allora si che annavamo, che non è mica che uno dice annamo e poi invece, no no, se si va si va e se si resta si resta, che poi tanto uno o due che invece dicono er contrario se trovano, ma se uno se impunta, eh, allora poi è da vede. Dice, ma non t’ho capito mica. E ce credo, perchè eri distratto, come fanno tutti voi itagliani, sempre pronti a dire la vostra ma quando c’è da dillo co na sola voce, allora nessuno che se unisce. Uscite da quelle case, da quelli uffici, da quelli palazzi. Uscite fori popolo, e fate capì a sti politici che non sopportiamo più sta situazione. Uscite dalle vostre pagine feisbuk e urlate la nostra indignazione. Uscite dai vostri telefonini e urlate la nostra rabbia. Che io come arivo a 1000 laik allora si che sarò pronto a darvi nuove dritte, a guidare l’inverno del nostro scontento, come hanno detto in quel film inglese del re matto. Perchè se non c’avessi mamma da sola a casa che se me cade allora io sarei in prima fila, ma è come se ce fossi, e se non fosse perchè er mercoledì se gioca a champions e er sabbato li anticipi e poi c’ho mi fijo che non se capisce che c’ha, allora io sarei sulla macchina davanti a tutti noi che marciamo, ad aprì la strada. Non ve fate pija dalla pigrizia, non basta fare li leoni da tastiera se poi non ve sporchiamo le mani. Che mica tutti poi riescono a trovà le parole ggiuste, l’argomenti ggiusti. Che a curtura c’ha er suo peso nella scerta di un lider, tutti capaci a dire vestitevi e partite, che nudi non annate da nessuna parte. Che pure ar bar me dicono sempre che c’ho raggione, ogni vorta che parlo de politica me scardo tarmente tanto che me dicono “c’hai raggione mo carmate e cala l’asso”. E quella è saggezza popolare, lo sguardo acuto della vecchia vorpe che riconosce er lupo giovane, come dicevano in quer film der richiamo nella foresta . Quindi abbravi francesi, ma noi pure sapemo dacce da fa, solo che noi non spaccamo le vetrine perchè semo civili, a parte li blekkeblokke, noi marcerete compatti verso un unico obbiettivo. Uscite itagliani, fategli vedere che siamo pronti anche noi a combatte pe li nostri diritti. Già vi ci vedo co li gilet arancioni, belli, fieri, che chiediamo le cose importanti, che non se po fa che pagamo DAZN che manco so come se dice e poi me fanno vede li ggiocatori da dietro. Che non se po fa che me fanno le domeniche ecologgiche sempre quanno che devo uscì io pe annà da quarche parte. Che non se po che se passo co l’arancione me castigano come se passav…se passas….come se era rosso. Che nella vita le cose che contano vanno considerate, non semo pecore, non semo schiavi, semo come Spartaco. Ah, dici che Spartaco è morto? Vabbè se Spartaco piagne Ateneco non ride, e non riderà. Itagliani, facciamo capire a tutti che la ggente si stanno stancando.