FESTA DI ROMA: LA REPUBBLICA ESALTA, IL CORRIERE STRONCA

FESTA DI ROMA: LA REPUBBLICA ESALTA, IL CORRIERE STRONCA

A ciascun (grosso) giornale il suo festival di cinema amico? Incuriosisce la disparità di trattamento che “la Repubblica” e il “Corriere della Sera” hanno riservato alla tredicesima edizione della Festa del cinema di Roma. Il quotidiano diretto da Mario Calabresi ha resocontato con il massimo entusiasmo e senza alcuna notazione critica l’edizione chiusasi oggi. Inaugurando addirittura sul sito Internet, accanto agli ampi spazi sulla versione cartacea, una folta rubrica quotidiana curata da Chiara Ugolini, con interventi di Arianna Finos, appositamente dedicata alla Festa, s’intende segnalata con estrema evidenza. Il quotidiano diretto da Luciano Fontana, molto simpatizzante nei confronti della Mostra di Venezia, non ha risparmiato invece frecciate e frecciatine alla medesima edizione, sui più diversi fronti: film, organizzazione, vocazione, identità.Basterebbe leggere che cosa scrive oggi il critico Paolo Mereghetti aprendo la tiepida recensione di “Notti magiche”. Ecco l’incipit: «Con “Notti magiche” di Paolo Virzì si è conclusa sabato la tredicesima Festa di Roma, confermando l’impasse cui sembra condannata: non più festival dopo l’abolizione del concorso e la rinuncia a una vera attività di scouting (nei fatti, una specie di passerella per i titoli in uscita nei prossimi mesi, con qualche novità non sempre indimenticabile proveniente da filmografie “minori”) e mai davvero festa, perché gli “incontri ravvicinati” o le iniziative della neonata VideoCittà sembrano fatti più per portare visibilità ai loro organizzatori che non per accendere l’animo di una città che dimostra di avere la testa altrove. Proponendo con sempre maggior urgenza il tema di una qualche radicale rifondazione di un evento ancora prigioniero dell’ambiguità (e dei sogni di grandeur) con cui era stato pensato».Magari è solo una questione di gusti, per loro natura indiscutibili e tutti legittimi, per carità. E tuttavia sarà difficile non pensare, magari con una punta di infondata malizia, che “la Repubblica” abbia trattato con i guanti bianchi la Festa romana avendo essa per direttore un illustre collaboratore da New York del medesimo quotidiano, ovvero Antonio Monda. Di contro, il “Corriere” sembra aver mutato atteggiamento specialmente da quest’anno, essendo cambiato il presidente (anzi la presidente) della Fondazione Cinema per Roma che organizza la Festa. Ora c’è Laura Delli Colli, che peraltro ha lavorato a lungo e con successo proprio a “la Repubblica”. Che quella di prima, Piera Detassis, fosse considerata più amica a Milano?