UNA LISTA “CONTRATTUALE” DI SINISTRA PER LE ELEZIONI EUROPEE

UNA LISTA “CONTRATTUALE” DI SINISTRA PER LE ELEZIONI EUROPEE

In politica, si è scesi dalle alleanze ideali ai contratti puntuali. Poche cose – messe nero su bianco – da fare con chi su altri punti la pensa in maniera diversa. Questa modalità può funzionare pure nella sinistra stra-divisa? Detta ancora più in chiaro: ci sono 10 punti su cui convergere, per fare un’unica lista “contrattuale” di sinistra per le elezioni europee, dal Pd a De Magistris? Io credo che sia una necessità urgente. Perché se la sinistra va in ordine sparso, lascia incustodito il fragile e incompiuto modello europeo, sotto la pressa idraulica del sovranismo, che lo sbriciolerebbe in pochi mesi. Il PD sta cercando di uscire – con fatica – dall’ambiguità renziana. De Magistris sta lavorando sul variegato mosaico movimentista. Il mondo associativo cerca sbocchi di rappresentanza significativi. Persino + Europa della Bonino potrebbe essere interessata al “Contratto”. Insomma, i presupposti ci sono, il nemico comune pure, manca solo chi sappia mettere insieme partiti sempre sull’orlo di una crisi di nervi. Forse Zingaretti – con il carisma dell’ascolto – se vincesse le primarie, potrebbe provarci. Immaginare che lui, De Magistris e la Bonino si parlino senza litigare non mi sembra fantascienza. Ma qui – lo ammetto – il piano dei desideri si sovrappone a quello della realtà.