AGNOLIN DI BASSANO DEL GRAPPA

AGNOLIN DI BASSANO DEL GRAPPA

AGNOLIN DI BASSANO DEL GRAPPA, di Lorenzo Spignoli Gli sportivi, i tifosi di calcio degli anni ‘80/90, lo conoscevano bene, dopo Lo Bello, della generazione precedente, era arrivato lui, Gigi, l’autoritario, AGNOLIN, il despota, quello che fischiava, decideva e poi ti guardava con la sua stazza che ti faceva capire che contestare il suo fischio, poteva essere pericoloso. In realtà Gigi Agnolin fuori dal campo, era un personaggio completamente diverso. Ho chiesto a chi lo ha conosciuto meglio, Lorenzo Spignoli, ex Sindaco di Bagno di Romagna, paese che ha dato i natali ad un altro grande arbitro che, purtroppo, ci ha lasciato prematuramente, Werder Cornieti, che di Agnolin era l’erede, il collega, l’amico fidato, il mentore. Spignoli lo ha conosciuto come Sindaco nell’ambito di diverse iniziative anche extra calcisriche, fatte e portate avanti assieme, sia quando era in attività, sia una volta cessata la stessa. E anche Luigi Agnolin se n’è andato. Era stato uno degli arbitri di calcio italiani più famosi e apprezzati, dal 1973 al 1990, poi aveva ricoperto numerose cariche importanti in ambiente sportivo, e non.Era un amico di Bagno di Romagna.L’avevamo conosciuto in occasione di uno dei primi premi Sporterme, ( una bella manifestazione dove si premiava il “ Campione nello Sport, Campione nello Vita” e grazie alla quale arrivavano a Bagno di Romagna tantissimi personaggi del calcio e dello sport, in virtù della disponibilità di Vanni Puzzolo, personaggi attivo nel calcio di quel periodo) grazie alla sua amicizia col suo collega, nostro concittadino Werter Cornieti e all’appassionato attivismo di Maurizio Melini, presidente ed ideatore del Premio. Poi era tornato, poi eravamo rimasti sempre simpaticamente in contatto.Nei primi anni ’90 tornò ancora, quasi a sorpresa.Aveva assunto una carica di qualche rilievo all’interno dell’Associazione Alpini del suo paese, Bassano del Grappa, e lanciava, anche da lì, iniziative di promozione sociale e sportiva.Quella volta vollero donare alcune mountain bike alla scuola media di San Piero (ancora non esistevano l’organizzazione scolastica odierna e l’Istituto Comprensivo) , ed io in rappresentanza dell’amministrazione comunale, coordinai quell’evento.Gli alpini avevano portato anche una bella dotazione dei rinomati asparagi di Bassano. Si impossessarono delle cucine della Fattoria Ca’ di Gianni e prepararono splendidi piatti a base di questo ortaggio.Mi aspettavo il solito asparago che troviamo nei nostri negozi di frutta e verdura, invece no: ecco degli arnesi grandi quasi come palle da tennis e bianchi, saporitissimi.Soprattutto assieme alle uova strapazzate fecero un figurone.Particolarità della serata: gli alpini avevano portato anche consistenti quantità della loro grappa, e quella sera, a tavola, vietatissimi acqua e vino, le portate furono accompagnate esclusivamente da quella.Il restare sobri fu una gara piuttosto difficile.Rividi Luigi Agnolin qualche anno fa, nell’occasione del funerale di Werter Cornieti.Scendemmo le scale del cimitero assieme al termine della cerimonia e ci salutammo raccontandoci reciprocamente aneddoti sull’amico scomparso.E, una volta ciascuno, poi, ci ritroviamo, presto o tardi ad affrontare il medesimo passaggio.Oggi è toccato a te, Luigi, e quando l’ho letto, ho provato dispiacere. E, ringraziandoti ancora una volta, voglio augurarti un buon viaggio.