“NON È AMORE SE TI FA DEL MALE”

“NON È AMORE SE TI FA DEL MALE”

DI CLAUDIA SABANoemi Durini, 16 anni.L’età dei sorrisi, degli abbracci, delle corse al mare di notte,dei bagni dentro la luna.Pensieri limpidi e fluttuanti come la musica, come la poesia.Noemi, che frequenta il liceo a Specchia, un piccolo paesino distante quaranta minuti da Lecce.Bella, ribelle, come tutte le ragazzine della sua età.Esuberante e instancabile ma anche buona, generosa affettuosa.Noemi, che ha tanta voglia di conoscere l’amore.E conosce Lucio, un ragazzo dal temperamento impulsivo.Sono “primi” uno dell’altro.Ossessivi uno verso l’altro.E quel primo rapporto adolescente diventa, in breve tempo, dipendente, morboso, malato.Per Lucio esiste solo Noemi.E Noemi “deve” esistere, solo per lui.Un legame che non piace alla famiglia di Lucio, schierata apertamente contro Noemi, appena lei minaccia di lasciarlo.Sono insieme da un anno maLucio è sempre più rabbioso, ha bisogno di cure che invece rifiuta.È costretto a subire trattamenti sanitari obbligatori per ben tre volte.“Tutta colpa di Noemi”, secondo suo padre.Intanto i due ragazzi continuano a vedersi ma arrivano anche le denunce sia dalla famiglia Durini che dalla famiglia Marzo.L’11 agosto del 2016 Noemi scrive su Facebook: “Fidanzamento ufficiale’”.I genitori di Lucio inveiscono con Noemi che definiscono un “cancro”.È sabato 3 settembre, quando i due ragazzi decidono di vedersi.Alle cinque di domenica, Noemi raggiunge Lucio.Lui l’aspetta con l’auto della madre, che non potrebbe guidare perché ancora minorenne.Da allora, Noemi scompare e di lei, per un mese, non si saprà più nulla.I genitori ne denunciano la scomparsa sperando si tratti di una ragazzata, una fuga da casa dopo un litigio con Lucio.Ma non sono tranquilli.C’è come un presagio nell’aria che cresce ogni giorno di più.Gli eventi, si accavallano.Il padre di Noemi affronta Lucio in un bar, gli sferra un pugno mentre il ragazzo corre all’uscita e comincia a colpire la sua auto, fino a sfasciarne la fiancata. Passano i giorni e nonostante Noemi risulti ancora ufficialmente scomparsa,Lucio viene accusato di omicidio. Durante l’interrogatorio nega, poi crolla, e confessa.Uscirà dalla caserma, con un sorriso beffardo stampato sul volto.Il processo, la detenzione in carcere e poi quelle frasi di Lucio, che gelano.“Ma il colpo…e poi i sassi che gli davo in testa…ma dopo che io ho fatto tutto…io ho messo le pietre ma lei…cercava di muoversi….però c’erano talmente tante pietre che non riusciva a muoversi. Quindi è morta direttamente”.Alcune frasi, intercettate dagli inquirenti in un dialogo avvenuto tra Lucio e suo padre,mettono a nudo, la terribile verità: Noemi Durini, era ancora vivamentre Lucio ricopriva il suo corpo, pienamente consapevole di provocarne la morte.Rapporti controversi tra padre e figlio, relazioni malate.La confessione di un delitto, unomicidio aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dai futili motivi.Soppressione di cadavere e porto abusivo di coltello.Queste le accuse a suo carico.E alla fine, la sentenza.Per Lucio 18 anni e 8 mesi.La fine dei sorrisi,delle corse al mare di notte,dei bagni dentro la luna, dell’amore violato di Noemi,valgono appena 18 anni di carcere.Un ingiustizia assurda. “Non è amore se ti fa malenon è amore se ti controlla.non è amore se ti fa pauradi essere quello che sei.non è amore, se ti picchia.non è amore se ti umilia.non è amore se ti vieta di indossare i vestiti che ti piace.non è amore se dubita della tua capacità intellettuale.non è amore se non rispetta la tua volontà.non è amore se forza sesso.non è amore se dubita costantemente della tua parola.non è amore se non si fida di te.non è amore se ti impedisce di studiare o lavorare.non è amore se ti tradisce.non è amore, se ti chiama sciocca e pazza.non è amore se piangi più di quanto sorridi.non è amore, se picchia i tuoi figli.non è amore, se colpisce i tuoi animali.non è amore se mente costantemente.non è amore se ti diminuisce, se ti confronta, se ti fa sentire piccola.Il nome e ‘ abuso.E tu meriti amore.Credimi!” Queste, le frasi scritte da Noemi Durini, sul suo profilo Facebook, qualche giorno prima di essere ammazzata.