FINANZIARIA: ALLA RICERCA DEL SOGNO ITALIANO

FINANZIARIA: ALLA RICERCA DEL SOGNO ITALIANO

Ai blocchi di partenza la manovra finanziaria, tra speranze, malcontenti, malumori e bookmaker che la danno dieci a uno anche se, non è ancora chiaro chi valga dieci e chi uno.L’integerrimo ministro Tria che se ne guarda bene dal deludere la grande madre Europa, il quale ha promesso di non pensare nemmeno di sforare il rapporto deficit/Pil ed i fidati tecnici del Mef tutti belli allineati e coperti, fanno coro contro quei pazzi della politica, portatori del verbo nuovo, della riforma che riforma, della guerra alla povertà, del progetto dei pensionati felici che tra l’osservazione di un cantiere e un altro, si ritroveranno presto a parlare sulle panchine di quanto sia bella la vita ora che la pensione è cresciuta. Il novello Don Chichotte campano, al secolo Luigi Di Maio, coadiuvato dal fiero scudiero Salvini Sancho Pancia, portatore anch’egli della novella buona nel nome del “Dio lo vuole!” Flat Tax. Due sognatori dall’inesauribile ottimismo che in barba all’Europa mirano a far felici gli italiani.Una lotta impari probabilmente dove già minacce di ritorsioni e faide interne promettono l’estromissione di alcuni o addirittura la tabula rasa di quelli seduti al ministero, perchè quelli “ce li hanno messi gli altri, quelli che remano contro.” E non si può remare contro i sogni degli italiani, ne va della credibilità delle promesse elettorali e se così non fosse, muoia Sansone e tutti i filistei… Il Governo del cambiamento, che è cambiato così tanto da non poterci più permettere nemmeno di osare di criticarlo, il Governo dei giusti. L’anno che verrà porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando…I bookmaker che scommetteranno sulla decrescita dei poveri in fila ai centri Caritas, un’affluenza destinata a precipitare a causa del reddito di cittadinanza che finirà con lo sconfiggere ogni sacca di povertà.Non troveremo più i fastidiosi mendicanti o venditori di fazzoletti al semaforo… Li troveremo al bar a festeggiare un sussidio tanto anelato. Giorni di tam tam mediatico sulla Legge finanziaria che vedrà tutti soddisfatti e felici.I soldi bisogna trovarli e chi se ne frega dello zerovirgola e se un buon ministro non sa trovare i soldi allora che cambi mestiere. Il baldo portavoce, un grande fratello, che pur senza usare il saio sa elargire moniti e sentenze degne di un abile tagliatore di teste, mette sull’avviso gli occupanti di poltrone eccellenti, figli del nuovo millenio, che se nominati potrebbero abbandonare la casa… Riepilogando, se le cose dovessero andare come vuole il Governo, da domani saremo pervasi da grande felicità, nonni felici, imprenditori meno oppressi dalle tasse e disoccupati in panciolle che godranno del sussidio governativo, avremo il Suditalia che vivrà il suo boom economico… Un sogno di un’Italia realmente sovrana, che grida e scalpita per la sua redenzione sociale… Finalmente dei governanti che trasformeranno la penisola nell’isola che non c’è…