ROMA – SASSUOLO 3-1. GIALLOROSSI SPRINT, SASSUOLO FRAGILE

ROMA – SASSUOLO 3-1. GIALLOROSSI SPRINT, SASSUOLO FRAGILE

Finisce tre ad uno per la Roma il confronto di stampo britannico del 26 Dicembre fra Roma e Sassuolo. Con uno Schick insolitamente vivo, i giallorossi tornano ad assaporare tre punti fondamentali, che rinsaldano la sempre traballante posizione del tecnico. Sassuolo in sciopero difensivo, costruisce e lavora dalla metà campo in su, ma soffre ostinatamente la profondità dei giallorossi, tentando una linea alta che proprio non va. Nella prima mezz’ora di gioco succede qualsiasi cosa. Alla Roma viene fischiato un rigore di dubbia natura, con Ferrari che prima trattiene Schick fuori area, poi lo colpisce lievemente a palla ormai ingiocabile. Giacomelli è comunque inflessibile, pur rivedendo il tutto alla VAR. Perotti, alla prima dopo secoli da titolare, insacca freddo. Poi dopo un rimpallo, Fazio prova ad infilare la sua stessa porta deviando malamente: rivisto alla gol line technology, il pallone resta per circa un micrometro sulla proiezione della linea di porta, e il pareggio è scampato. Poi Schick raddoppia, con un lancio in profondità letto puntualmente male dalla linea alta neroverde. Con freddezza scarta il portiere ed è tre a zero. Lo stesso non riesce pochi minuti più tardi a Zaniolo, che s’incarta dall’emozione. Zaniolo stesso è il protagonista dell’inizio del secondo tempo, con un bellissimo gol lanciato nella spazio: si ferma, beve portiere e difensore con una finta, e si permette uno scavetto lezioso per superarli, ormai a terra. Il ragazzo ha mostrato voglia, grinta, continuità e, finalmente, tecnica. I numeri li ha tutti, ma tutti tutti. Anche Schick fa meglio del solito. Segna, si procura un rigore e in generale sembra vigile e a tratti agile, velenoso fra i due lenti centrali del Sassuolo. Ma anche qui, bisogna precisare che i neroverdi offrono spazio e libertà di manovra alla Roma, con una prestazione difensivamente agghiacciante. Nonostante il gol di Babacar all’ottantanovesimo, che rende giustizia ad una fine trama offensiva, gli emiliani avrebbero potuto subire parecchi gol in più, soprattutto nel finale. Poca grinta, poco ordine e molta lentezza nel leggere i lanci giallorossi, solo Lirola spicca fra i quattro dietro del Sassuolo. Qualche azione vivace e qualche buon colpo non sono abbastanza neanche per battere questa Roma zoppa. In sostanza la Roma fa, forse per la prima volta in stagione, quello che deve, vincendo laddove è semplicemente superiore, almeno nella tecnica. Un po’ di serenità, un po’ di panettone (condiviso con Di Francesco, io non l’avrei detto) pare abbiano fatto bene alla testoline nervose dei romanisti, che semplicemente stasera giocano a calcio come possono fare. Senza trionfalismi, questa Roma può solo lottare per il quarto posto, che inspiegabilmente ancora aspetta. E’ severamente obbligatorio vincere fra tre giorni.