A PRATO LA DESTRA NEL CAOS, MA QUESTO NON INDUCA IN TENTAZIONE

A PRATO LA DESTRA NEL CAOS, MA QUESTO NON INDUCA IN TENTAZIONE

Spada e centro destra nel caos, ma questo non induca in tentazione. Tanto è fatto ma ancora di più c’è da fare, per realizzare quello che mancava e per mettere in piedi ciò che occorre ancora.Come non è tutto scontato e come è doveroso non sottovalutare la forza del messaggio che potrebbe arrivare dalla politica nazionale.Ma appare chiaro che tutto ormai si gioca solo sulla potenza distruttrice del grande pifferaio, di quel Matteo Salvini che ormai occupa le scenario politico nazionaleCerto i pratesi son cosa differente ed a casa loro amano poco chi viene ad insegnare.E com’è naturale che sua toccherà al sindaco uscente, a Matteo Biffoni, mercoledì prossimo, anticipare, in un confronto di piazza e di popolo, i temi che il segretario della Lega porterà alla nostra cara PratoAnticipare e sopraffare con la forza dei tanti che non vogliono far prevalere il vuoto con la concretezza di ridare slancio alla città.Sarà sfida di due visioni più che fra due politici, più che fra due amministratori che pure hanno ruoli e competenze diverse.Da una parte una decisamente aperta, pure con dei limiti, ma del tutto opposta all’altra fondata sulle paure e sull’odio o peggio che guarda, indietro negli anni, all’esperienza fallimentare dell’altra giunta civica di destra che ebbe in sorte il destino di Prato per cinque inutili anni.I temi di Spada, come abbiamo visto, sono basati su soluzioni scopiazzate, pasticciate e soprattutto improvvisate e questo potrebbe contribuire ad ingessare l’irruenza oratoria del grande pifferaio.Ed ecco che appare concreto ipotizzare che la grande occasione, se le derive di queste ore continueranno, potrebbero rivolgersi proprio contro quello Spada che diverrebbe oggetto anche di colpe altrui. Ma allo stesso modo non c’è da esagerare nel sottovalutare gli politici che adesso sostengono Spada.Fra i molti decisamente inadeguati ne emergono alcuni di validi che potranno dare futuro senza per questo lasciarsi andare alla distruzione di quanto Prato fino ad oggi ha saputo progettare e costruireFra di loro qualcuno abile nel mediare e dialogare senz’altro emergerà, senza per questo portare avanti le politiche delle paure, senza fare finta che Prato possa diventare altro da quello ch’è.