AUGURI, AMORE, AFFETTI E RICORDI INDELEBILI INTORNO AI 50 ANNI DI SCHUMACHER

AUGURI, AMORE, AFFETTI E RICORDI INDELEBILI INTORNO AI 50 ANNI DI SCHUMACHER

Auguri Michael. Auguri grande campione che oggi compi 50 anni, una tappa importante.Ma Michael, la sua tappa, il suo pit stop, lo ha effettuato 5 anni fa.Era il 29 dicembre del 2013 e da allora Michael Schumacher, lotta per la vita dopo il maledetto incidente sulle nevi di Méribel. Una volta in una delle tante interviste Michael disse: “Ho sempre creduto che non ci si debba mai arrendere e continuare a lottare anche quando c’è una piccolissima possibilità”. Questa frase emblematica è quella che ha scelto oggi la Ferrari, che celebra al museo Ferrari di Maranello una mostra con le sue monoposto, le foto e soprattutto con i tanti ricordi del campione di F1. Una mostra in onore dei suoi cinquant’anni realizzata in collaborazione con la Fondazione Keep Fighting. Sono 7 i titoli mondiali di cui 5 consecutivi con la “Rossa” dal 2000 al 2004, 91 vittorie, 155 podi, un campione dalla capacità indiscussa e una personalità sportiva da pilota “borderline”, una scaltrezza misurata al limite nel gestire un’auto da corsa, tipica di un fuoriclasse.Non è solo questione di record è questione di affetto e si percepisce subito entrando e vedendo i tifosi che sono lì come in pellegrinaggio, una signora che ha accompagnato il marito dice: “È come entrare in un tempio, un’esperienza religiosa”.Sono tanti i ferraristi per i quali il campione è lui; lui che diceva che non si è davvero un campione del mondo se non si è vinto con la Ferrari.Quelli nati negli anni ’70 non hanno visto correre Niki Lauda o Jody Scheckter e non li hanno visti vincere, se non sui vecchi filmati. Hanno invece dovuto aspettare il 2000 a Suzuka, in Giappone per vedere la Ferrari di Michael tornare a conquistare il titolo mondiale a 21 anni di distanza da Jody Scheckter. Per loro l’equazione è ovvia: Ferrari = Michael Schumacher. La sua corsa più bella è probabilmente quella del Gran Premio di Spagna del giugno 1996 dove gli spettatori furono portati a pensare che la Ferrari F310 di Michael Schumacher fosse l’unica vettura in pista! L’epica vittoria sotto il diluvio di Barcellona, che fu la prima della Ferrari, fu immediatamente consacrata nel Phanteon delle magiche virate sul bagnato. Ma il bollettino medico del 29 dicembre del 2013 dopo l’incidente occorsogli mentre sciava, diceva: “Michael Schumacher è in condizioni critiche”.Trauma cranico, emorragia cerebrale, operazione e uno stato di coma da cui uscrirà solo dopo 6 mesi. Riserbo totale per scelta della famiglia sulle cure successive e la riabilitazione nella sua abitazione in Svizzera. Era sembrato impossibile che un incidente sugli sci avesse potuto ridurre in fin di vita un uomo che aveva scelto il mestiere di correre a 300 all’ora e che lo faceva tanto bene da diventare campione del mondo per 7 volte.Lui diceva: “Se fai il mio mestiere alla morte non ci pensi, altrimenti vai a piedi”. Oggi la speranza che unisce i tifosi è che possa riprendersi, anche se sono già passati 5 anni. Un ex tecnico della Ferrari che in passato ha lavorato con lui si augura una sua ripresa, non perchè debba necessariamente tornare in pubblico, ma perchè sia felice con la sua famiglia. E lo ricorda come un grande “lavoratore” e come un uomo molto educato, oltre ad essere uno che aveva una marcia in più.Nei ricordi del tecnico c’è l’immagine delle sue prove in pista in casa Ferrari, dove faceva avvicinare i ragazzi per donare loro autografi e cappellini. Ieri, la famiglia del campione ha diffuso un comunicato per i fans, che non l’hanno mai dimenticato e che gli sono sempre rimasti vicini, su Facebook si legge: “Siamo molto felici di celebrare insieme a voi, domani, il cinquantesimo compleanno di Michael e vi ringraziamo dal profondo del nostro cuore del fatto che possiamo farlo insieme. Potete stare certi che si trova nelle migliori mani e che stiamo facendo tutto quanto è umanamente possibile per aiutarlo. Vi preghiamo di comprendere se stiamo seguendo i desideri di Michael e manteniamo la privacy su un argomento così sensibile come la salute, come è sempre stato in passato. Allo stesso tempo vi diciamo grazie di cuore per la vostra amicizia e vi auguriamo un sereno e felice 2019”.Con queste parole la famiglia ha voluto ringraziare i tifosi per la vicinanza che non hanno mai fatto mancare.Per i fans di Schumi, anche un regalo, un’App disponibile da oggi per rivivere tutti i successi di Michael. Mentre dal giugno scorso è possibile visitare una mostra a lui dedicata, a Colonia. Notizie più specifiche sulle condizioni di Michael Schumacher non ci sono, anche se nei giorni scorsi alcune dichiarazioni di persone vicine alla moglie Corinna e comunque alla sua famiglia, hanno in qualche modo ridato speranza in un miglioramento.Anche l’ex Presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, in occasione degli auguri di buon 2019 alla “casa” di Maranello, su Rai Sport, ha parlato di Schumacher e di lui ha detto che spera in un miglioramento perchè: “gli voglio bene e mi auguro che possa succedere qualcosa ma non voglio aggiungere altro. Michael lotta e ha tanta determinazione e ha una magnifica famiglia vicino”. Anche Jean Todt è una delle poche persone sempre rimasta vicina a Schumi, uno di famiglia, una persona che certamente conosce le condizioni del campione del mondo. I titoli conquistati da Schumacher in Ferrari sono stati sotto la guida di Todt. Uno Schumacher potrebbe presto tornare a guidare una monoposto Ferrari. Maurizio Arrivabene (Team Manager Ferrari) ha detto che le porte della Ferrari di Maranello sono sempre aperte per Mick, il figlio di Michael. Mick infatti, dopo la vittoria del campionato europeo di Formula 3 sale di categoria e dalla prossima stagione correrà in Formula 2. Lo ha annunciato la “Prema Rancing” con cui il 19enne primogenito di Michael, ha ottenuto nell’anno appena passato ben 8 vittorie, 7 pole e 14 podi, che lo hanno portato a conquistare il titolo.Il giovane Schumacher ha definito il passaggio un passo naturale nel percorso sportivo che gli consentirà di accrescere la propria esperienza. Quello che ci è dato sapere è che c’è stato un miglioramento delle condizioni del campione ma che tuttavia rimane alta l’attenzione sulla sua salute e come evidenziato dalla moglie, tutto è avvolto, per così dire, da un rispettoso riserbo. Noi confidiamo che accada il miracolo e che domani camminando in strada si possa scorgere un capannello di persone che avvicinandosi lasci intravedere il viso sorridente, come siamo abituati a vederlo, di Michael Schumacher che firma autografi e ride felice del suo bagno di folla.