CARAPAZ, IL ‘DIABLITO’ ECUADOREGNO CHE HA SBANCATO IL GIRO
A incoronare il vincitore del#GIRO2019, ancor prima della classifica finale è stato Vincenzo Nibali:‘Vittoria meritatissima la sua. Non ha rubato nulla Carapaz’. Lui, lo squalo messinese, se proprio deve attribuirsi qualche colpa è stata quella di aver perso secondi preziosi a Courmayeur quando lui e Roglic si marcavano stretti. Lasciando campo libero all’ecuadoregno che, indossata la maglia rosa non l’ha più mollata.L’ha difesa strenuamente sino all’ultimo, quando è stato decretato il re del Giro. In uno degli scenari più belli e festosi di tutta la corsa: l’Arena di Verona che lo ha accolto con un boato ripagandolo di tutte le fatiche profuse. È lo stesso ‘Diablito’, come viene affettuosamente chiamato dai tifosi,a stupirsi per primo del suo successo.Lui che non era neppure tra i favoriti del Giro.Atleta della Movistar era in gara come gregario di Mikel Landa,uno dei papabili, con Nibali e Roglic alla vittoria finale. Determinazione, potenza nelle gambe e forma fisica eccezionalehanno fatto sì che tappa dopo tappa da gregario si conquistasse il grado di capitano. A supportarlo sarà poi lo stesso Landa e tutta squadra sino alla vittoria finale.Inaspettata ma strameritata. All’Arena tanti i suoi connazionali giunti appositamente per abbracciarlo, in prima fila, in lacrime per la gioia, i genitori la moglie e i figli. Da rivelazione a vincitore assoluto.La sua prima grande vittoria della carriera. Iniziata a 15 anni, quando daEl Carmel, piccolo centro dell’Ecuador dov’è nato il 29 maggio del 1993,si trasferisce in Colombia. E’ lì che appena 15enne il giovane Richard comincia la sua scalata. Dapprima in una squadra amatoriale locale per poi passare alla categoria Under e successivamente tra i professionisti, nel 2016, con la squadra basca Lizarte. Dopo appena un anno il passaggio alla Movistar , la squadra che lo ha catapultato nell’edizione della Corsa Rosa del 2018. Il suo primo successo l’arrivo a Montevergine di Mercogliano, la prima volta per un ecuadoriano. Poi la grande inaspettata e strameritata vittoria della 102^ edizione del Giro.La prima volta per un atleta del suo paese, la prima volta per Diablito,considerato a ragione uno dei più forti ciclisti dell’epoca moderna. In Ecuador il Ciclismo è praticamente sconosciuto.Ma grazie a Richard, il paese sudamericano per poter vedere le sue imprese e rendere onore al suo campione ha trasmesso la Corsa Rosa nei luoghi pubblici, scuole comprese. Ciclismo e famiglia, gli amori della sua vita.Amori che non ama esibire in pubblico. L’unica eccezione la moglie Sofia e le due bambine l’hanno fatta ieri quando Richard è stato decretato il vincitore Giro.
