CONTE: “AUTONOMIA. ISTRUTTORIA AVVIATA”, SALVINI PARLA DI “UNIRE IL PAESE” MENTRE LO SFASCIA

CONTE: “AUTONOMIA. ISTRUTTORIA AVVIATA”, SALVINI PARLA DI “UNIRE IL PAESE” MENTRE LO SFASCIA

… E LA MINISTRA STEFANI PROVA A PRENDERCI IN GIRO Un contentino alla Lega e al Veneto bisognava darglielo. E stando agli annunci, potrebbe essere molto più di un contentino. Vogliono arrivarci “entro l’inverno” e mettere il paletto il 15 di febbraio.Conte dice di essere “garante” dell’Unità e tutti parlano dei “principi di solidarietà e sussidiarietà”. Nessuno di Lep, i livelli essenziali delle prestazioni (ovvero dirittiuguali per tutti), che aspettano di essere definiti da 17 anni e che, dopo averli voluti, non vuole più la Lega secessionista (al primo punto dello Statuto: “Indipendenza della Padania”; Zaia, dopo il referendum: “E ora, indipendenza”). Si sono accorti che, se li si applicassero, ci rimetterebbero e, testuale, resterebbero “con il cappello in mano”.Per questo tornano a parlare di “solidarietà”, “sussidiarietà”, ovvero fumo negli occhi e chiacchiere per i gonzi, da parte di truffatorelli giocatori delle tre carte. Sono le stesse cose spacciate per il Federalismo fiscale e, manco a dirlo…, “solidale” e abbiamo visto cosa intendevano, prima con a capo il leghista Giorgetti, poi, persino peggio!!!, il piddino Marattin: la solidarietà doveva essere da parte dei Comuni più poveri nei confronti dei più ricchi e nei documenti (pubblicati in “Zero al Sud”) è scritto che sarebbe iniquo togliere al ricco per dare al povero, quindi hanno escogitato immondi trucchi e stupri delle norme costituzionali, per negare i diritti elementari di quella equità, in nome della “sussidiarietà” e “solidarietà” e quacquaracquà con cui vogliono fotterci anche adesso.Se non è solo una manfrina per tener buoni i leghisti secessionisti più scatenati, è il de profundis delle speranze del Sud di smettere di essere colonia in un Paese unito a chiacchiere e ferocemente duale nei fatti. Il che apre le porte all’unica soluzione possibile per non farsi derubare come e più di prima: secessione. Loro la vogliono, scappando con la cassa e lasciando il debito ai fessi; a quel punto, mettere in campo tutta la forza politica che si riesce a costruire (poca roba, ma se non ci provi hai già perso) e contrattare l’uscita meno dannosa. E che andassero al diavolo.