LA FINTA AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE

Parlano e scrivono un po’ tutti disinvoltamente di “autorizzazione a procedere”. Ma per mandare il ministro dell’Interno a processo non c’è alcun bisogno dell’autorizzazione a procedere. Infatti i giudici stanno procedendo. L’autorizzazione è stata abrogata nel 1993. Ad essa si ricorre solo se per il parlamentare si richiede l’arresto o per alcune situazioni eccezionali come la perquisizione, l’intercettazione,ecc. Dice niente il fatto che la Giunta delle autorizzazioni del Senato adesso si chiama Giunta per le elezioni e immunità parlamentari? Per processare il ministro, che è anche membro del Senato, ci vuole, dunque, l’”autorizzazione” dell’assemblea come previsto dall’art. 96 della Costituzione. È questa l’autorizzazione che è stata chiesta dal tribunale dei ministri di Catania. Gli esponenti del M5S non si vantino di essere pro autorizzazioni a procedere quando queste non sono più in vigore. Fumo negli occhi.