L’INTER VINCE SUL NAPOLI CHE CHIUDE LA GARA IN 9, LA JUVE SORRIDE ED ALLUNGA
Napoli che non approfitta del pari della Juventus a Bergamo anzi perde un altro punto sui bianconeri per la sconfitta a San Siro con l’Inter. Ancelotti ancora una volta sorprende con un altro schieramento inedito , questa volta schiera Meret in porta e la linea difensiva con Callejon, per frenare evidentemente le avanzate di Peresic, Albiol e Koulibali centrali e Mario Rui a sinistra. Centrocampo con Allan, Hamsik, Zielinsky e Fabian Ruiz, in avanti Insigne a sostegno di Milik. Primo tempo di marca nerazzurra che sovrasta il Napoli a centrocampo, anche se di conclusioni a rete non se ne contano, entrambi i portieri infatti non devono intervenire che sui retropassaggi. Il Napoli non riesce ad uscire dal pressing degli uomini di Spalletti e quindi poche palle giocabili per gli avanti azzurri. Al 22° si infortuna Hamsik ed è costretto a lasciare il posto a Maksimovic che si porta quindi sulla fascia destra mentre Callejon avanza a centrocampo. L’Inter ha in mano la partita, tanto gioco ma, come detto, nessuna conclusione a rete anche perché la difesa del Napoli è molto bene schierata e attenta con Koulibaly che giganteggia. Pochi gli episodi, Icardi al tocco d’inizio tira verso la porta di Meret, avanzato, ma il portiere azzurro recupera la posizione e para. Poi ci prova Politano da lontano, fuori di molto. Tocca poi a Milik con lo stesso risultato dell’interista. Insigne dirige l’unico tiro nello specchio ma Handanovic respinge con sicurezza. L’Inter segna con Peresic ma in evidente posizione di off side. Poi l’Inter ha l’unica vera occasione per andare in vantaggio con Icardi che dopo un batti e ribatti in area riesce ad indirizzare la palle verso la rete ormai sguarnita, Koulibaly però mette in corner con un grande intervento. La ripresa vede un Napoli più vivo e manovriero, ma anche più veloce. L’Inter appare un po’ appannata dal primo tempo giocato a grande velocità. Ciò nonostante sono sempre le conclusioni a mancare, da entrambe le parti. Per trovarne una degna di questo nome bisogna attendere il 65° quando Callejon fa partire un gran diagonale con Handanovic che riesce a respingere con difficoltà. Poi Ancelotti butta nella mischia Mertens al posto di Milik, poco dopo esce anche Mario Rui, al suo posto Ghoulam. L’Inter sembra subire ora il gioco degli azzurri che però arrivano fino alla tre quarti campo perdendo sempre l’attimo per l’ultimo passaggio. Poi Koulibaly, ammonito per un presunto fallo su Politano, applaude Mazzoleni che estrae il cartellino rosso e lo espelle lasciando il Napoli in 10. L’Inter si rianima e si lancia in avanti sfiorando il gol su conclusione di testa di Icardi ma Meret è pronto alla respinta. Il Napoli però sfiora il clamoroso vantaggio con un’azione veloce di contropiede, conclusione di Insigne che Handanovic respinge come può, sul pallone si avventa Zielinsky che tira a botta sicura ma Asamoah, appostato sulla linea di porta salva consentendo poi ad Handanovic di recuperare la palla. L’Inter comunque insiste ed al 1° minuto di recupero, dei tre sanciti, passa con Lautaro che dal vertice sinistro dell’area piccola fulmina Meret. All’ultimo minuto Insigne viene espulso per una spinta volontaria a Keita. L’Inter quindi si porta a casa i tre punti ed il Napoli perde ancora terreno sulla Juve che ha ora 9 punti di vantaggio sulla squadra di Ancelotti. Se si valuta l’andamento della gara l’Inter ha meritato la vittoria per il primo tempo mentre il Napoli si era guadagnato il pari con una buona seconda parte della gara. Per la squadra di Ancelotti oltre alla beffa, per aver subito il gol in pieno recupero, deve mettere in referto anche la doppia espulsione e quindi l’assenza di due dei sempre presenti Koulibaly ed Insigne almeno per la prossima gara casalinga con il Bologna. In tutto questo la Juve si tiene ben stretto il pareggio di Bergamo ottenuto in 10 uomini e certamente soddisfatta dell’esito della gara di San Siro. C’è da segnalare, purtroppo, il solito ed ormai insopportabile atteggiamento di “discriminazione territoriale” con i soliti cori sul Vesuvio, sui napoletani aggiungendo un continuo ed imperterrito dileggio verso Koulibaly, il migliore in campo fino al momento dell’espulsione.
