SERIE A: ATALANTA DA SOGNO, VEDE L’EUROPA, RIMONTATA LA FIORENTINA, 3-1

SERIE A: ATALANTA DA SOGNO, VEDE L’EUROPA,  RIMONTATA LA FIORENTINA, 3-1

Viola subito in vantaggio con Muriel, ma già nel primo tempo l’uno-due di Ilicic ( deviato da un difensore) e di Papu Gomez, poi, nel secondo tempo, la chiude Gosens. Ai viola, in verde, non basta un grandissimo Chiesa, polemicamente fischiato per il rigore ( fasullo) rimediato all’andata. A distanza di 4 giorni dallo spettacolare matcht di andata della Tim Cup, terminato 3-3, si riaffrontano le due squadre a Firenze, in campionato, e si assiste ad un’altra gara spettacolare e ricca di gol: ma questa volta gli uomini di Gasperini dominano, subiscono solo all’inizio, poi pareggiano, rimontano e stravincono con una prestazione di grandissimo livello. 54 reti segnate, miglior attacco del campionato, ( prima di Napoli-Juve), una condizione atletica straripante, e una serie di giocate veramente di livello eccelso, difficile chiedere di meglio: l’Atalanta sta proponendo un calcio stellare, giocato a velocità supersonica e con una qualità veramente pazzesca. Gasperini, rispetto alla partita di Firenze, cambia portiere e la coppia centrale, quindi dentro Gollini, Mancini con Djimsiti, e l’accantonamento di Berisha, Palomino e Toloi, non sembra proprio un turn-over, ma più un cambio per gli errori visti in Coppa: e come sempre ha ragione lui, perché Gollini è bravissimo in un paio di occasioni e protagonista nel non fare raddoppiare la Fiorentina, dopo che era passata in vantaggio. Pioli, da parte sua recuperava al centro della difesa capitan Pezzella, ma nemmeno con questo rientro è riuscito a tamponare una emorragia di gol subiti che rimane preoccupante: 9 in una settimana.Insomma si può dire che nemmeno Pezzella ci ha messo una … pezza. Conscio di una difesa un po’ allegra il tecnico toscano aveva schierato il tridente offensivo con Muriel, Simeone e Chiesa, quasi a voler esorcizzare la difesa cercando di attaccare da subito.Il piano, in realtà, sembrava riuscire: la viola trova subito il vantaggio, anche se più per un grossolano errore di De Ron che per meriti propri, e Muriel capitalizza al massimo tale errore mettendo di sinistro in rete al terzo minuto. Questa Atalanta ha però qualità fisiche e morali straordinarie e non è certo un gol a freddo che può cambiare il loro ormai usuale canovaccio: palla al centro e si comincia a giocare a calcio, come loro sanno fare  veramente bene.Le occasioni cominciano ad arrivare e il pareggio sembra nell’aria, anche se Gollini deve prima superarsi per ribattere con il corpo la palla dello 0-2. Scampato il pericolo, tocca all’ex Ilicic rimettere a posto le cose, grazie ad una punizione furbamente battuta veloce e ad una deviazione di un difensore viola che spiazza Lafont su un tiro di destro, forse nemmeno pericoloso, non è ancora scoccata la mezz’ora (28’).Passano pochi minuti, esattamente sei e Papu Gomez ruba un pallone a metà campo e si invola in area toscana, approfitta di una scivolata di Pezzella, e batte Il giovane portiere viola. L’Atalanta gioca sempre alla massima velocità e la Fiorentina è spesso in difficoltà anche se grazie alle giocate del suo gioiello Chiesa, rimane sempre in partita. Il giovane figlio d’arte è anche pericoloso, seppur implacabilmente fischiato da tutto lo stadio, gioca con classe e tenacia, dimostrando una classe sopraffina, e si rende protagonista anche di una traversa che poteva riaprire la partita, sul 3-1. La ripresa comincia come era finita, il ritmo della Dea non concede scampo, le giocate sono sempre di grande livello, il gol viene sfiorato due volte da Gomez e Freuler che si presentano davanti al portiere e mettono fuori di poco. Arriva però, come fisiologico il terzo gol, che va raccontato perché è una rete da scuola calcio: minuto 59: da una fascia Gomez e Ilicic si scambiano il pallone, che poi termina al terzino opposto che grazie ad uno scambio e ad un colpo di tacco si trova a crossare proprio sulla testa dove arriva dalla parte opposta a colpire in rete Gosens, una rete veramente da applausi a scena aperta. Solo in questo momento l’Atalanta, forse conscia di aver messo al sicuro il risultato , cala un po’ il ritmo, concedendo un po’ di campo ai Viola, che creano la traversa con Chiesa e qualche calcio d’angolo, poi ci pensa Gasperini a svegliare i neroazzurri, ricordandogli che manca ancora tanto, e anche l’ultimo quarto d’ora rimane di chiara marca orobica, esibendo un palleggio e un possesso palla veramente sontuoso.Anche i cambi di Pioli non producono nulla e l’Atalanta vince con merito una partita importante per la zona Europa, ma anche per il morale, confermando che con il Milan è stata solo una parentesi negativa, e che a Bergamo, sarà dura per tutti, in particolare per la Fiorentina che dovrà tornarci fra 40 giorni per il ritorno della Tim Cup. L’Atalanta a Bergamo pur perdendo con Milan e Napoli, ha dimostrato di poter mettere sotto tutti, e soprattutto rimane impressionante vedere giocare un calcio di una così grande qualità ad un ritmo così elevato: davvero uno spettacolo vederli.